Venerdì 8 giugno alle 21.30 "Ubu rex" della Compagnia degli Scarti, compagnia residente del Dialma Ruggiero, aprirà le porte per una prova aperta in un appuntamento speciale che chiude la ricca stagione teatrale del Centro di Fossitermi e fa da prologo alla "trasferta" a Milano della compagnia di giovani attori e tecnici spezzini.
"Ubu rex" è nel tempo diventato lo spettacolo "cult" degli Scarti, che ha portato la giovane compagnia spezzina alla ribalta nazionale.
La replica a sorpresa di "Ubu rex" sarà un test per il nuovo cast dello spettacolo e sarà l'occasione per la compagnia di raccogliere il calore del pubblico di casa prima di affrontare le importanti date milanesi dello spettacolo.
Dopo il Dialma Ruggiero, Ubu Rex sarà infatti in scena a Milano al Teatro Pim Off, uno degli spazi più importanti in Italia per il teatro di ricerca, in 4 repliche: da domenica 10 giugno a mercoledì 13 giugno.
Un'occasione unica per il pubblico spezzino per vedere (o rivedere) una delle più importanti e apprezzate produzioni artistiche realizzate alla Spezia negli ultimi anni.
Si consiglia la prenotazione per la limitata disponibilità di posti ai numeri di telefono 347-7033678 – 0187 713264 oppure via mail a Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo. e a Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo. .
Costo del biglietto d'ingresso: 10 € intero, 5 € ridotto per under 25 e studenti universitari
Ecco la scheda dello spettacolo "Ubu rex":
In una scena in perenne movimento, dodici attori, in attillata tutina nera, tra demenzialità pura e canti gregoriani, si battono per la presa al potere dell'improbabile gerarca Padre Ubu, affetto da una forsennata bramosia di conquista, frustrato e innamorato di suo madre, capace di ordire una congiura contro il re Venceslao – di cui è ufficiale di fiducia - per poi abbandonarsi a efferati delitti, stragi, e tutto ciò che ne consegue.
Una storia di sempre, che ci riguarda, una riflessione sul potere, sulla sua ferocia, sulla sua
banalità, sulle sue derive, in un disordinato ed esilarante gioco al massacro, tra rombi di elicotteri, sciabole rosse e fucili giocattolo.
Su un tappeto nero - capace di rappresentare il mondo intero - esattamente riprodotto da un
fondale che lo replica a specchio, personaggi crudeli e ridicoli, indifesi come mimi incapaci,
fantocci in balia del destino, bramosi di potere, ricchezza e gloria che si rivelano,
nell'interpretazione degli Scarti, come corpi affamati e deformati dallo stesso dramma, nudi nelle loro tutine aderenti.
A guidare i dodici attori, sempre a vista - tutti, tranne Ubu, in grado di entrare e uscire liberamente dallo spazio scenico - in un crescendo anche scenografico, c'è la regia di Enrico Casale, che abbandona ogni strada naturalistica, disarticolando gli attori dai compiti di introspezione psicologica, per consegnarli a un ritmo calibratissimo di corpi e movimenti in un incessante susseguirsi di sequenze.