Nata a Firenze nel 1962, Patrizia Minelli si occupa prevalentemente di reportage fotografico a carattere sociale: segue le vicende umane calandosi dentro le storie, facendone parte come testimone per poterne narrare i fatti.
Dopo “Children in my Eyes”, una mostra itinerante sugli sguardi dei bambini incontrati durante una missione nel Nord/Est del Kenya, “Abele vive qui” è il suo ultimo progetto fotografico, che verrà illustrato dall’idea alla realizzazione stampata.
Così ha descritto questo lavoro Giorgio Tani, Presidente onorario F.I.A.F.: “Sono immagini piene di pudore e di rispetto, che non toccano i volti ma gli spazi del vivere quotidiano: letti vuoti, attaccapanni, qualche foglio scritto, un giornale straniero, panni, silenzi, attese e solitudini. Immagini che scorrono e colpiscono per la loro semplicità descrittiva e per il rifiuto di essere manipolate per diventare da vere a belle”.
E così spiega il titolo del suo reportage l’autrice: “Chi è Caino e chi è Abele? Quelli che scappano dai propri paesi per salvarsi la vita, o noi europei che cerchiamo di difenderci da un’ondata migratoria epocale che ancora non conoscevamo? Cercare di capire e raccontare la vita dopo gli sbarchi, è stato il mio modo per rispondere alle inquietudini di questo momento storico e sociale”.
Oltre a questi due lavori Patrizia presenterà un emozionante “racconto fotografico a km zero”: “Mario e Giulia, una vita insieme non basta”, dedicato a due persone speciali, i suoi genitori.