Ritenuto il maggiore scultore del Neoclassicismo, nel primo decennio dell'Ottocento, Antonio Canova, per la fama acquisita, venne invitato a Parigi, dove divenne l'artista ufficiale della corte di Napoleone. Nel 1815 ritornò nuovamente nella capitale transalpina, ma questa volta su incarico del papa Pio VII, per trattare la restituzione dei capolavori d'arte depredati dall'imperatore francese.