Si tratta di opere su tela, legno e plexiglass che rispondono all'ultima ricerca dell'artista di alcune possibili sovrapposizioni tra leggerezza, materialità e memoria. Nella stanza centrale dello studio, Simona ospita l'esposizione "Parole dimenticate" dell'artista e curatore milanese Luca Rendina che espone qui i suoi tappeti nomadi, a significare come attraverso la trasformazione operata dall'artista di una materia logorata dal tempo, possano nascere nuovi mondi.
A sottolineare come la forza di uno spazio artistico possa generare relazioni e sodalizi, la sera di apertura della mostra alle ore 22, la poetessa sarzanese Giuspi Pegolo leggerà brani tratti da una delle sue ricerche sul mondo dell'arte, "Lavoro come un giardiniere", attraverso le parole di Igor Stravinskij, Juan Mirò, Edvard Munch, Seamus Heaney e l'autrice del libro "I luoghi del pensiero e della creazione" Elisabetta Orsini.
"Patrociniamo con piacere la mostra di Simona Lombardi - spiegano il sindaco Cavarra e l'assessore alla cultura Accorsi - vista non soltanto la qualità del lavoro di questa artista ma anche il successo che le sue mostre riscuotono e che rendono il suo studio, al primo piano di via Fiasella 65, mèta di appassionati d'arte e non solo e la volontà della nostra amministrazione di sostenere i talenti che Sarzana sa esprimere".