La regista, interprete e sceneggiatrice filma con Ninni Bruschetta, per esempio Massimuccio, il figlio dell' ex-sindaco Ciancimino di Palermo, in bilico fra la consapevolezza della corruzione in cui sguazza il padre e la cortesia sopra le righe ostentata verso i giudici, che lo interrogano.Oltre a lui ci sono procuratori generali della repubblica, funzionari di alto rango, killer, negoziatori, mafiosi, generali, ovviamente si parla di Berlusconi. Magistrati, accusatori e accusati, reticenti o indifferenti, tutti insieme sul proscenio delle combine fra Stato e mafia.Ci sono tutte queste testimonianze nell'ora e quaranta de La trattativa, cronaca di un'estate davvero torrida a Palermo,.C'è nel film un'intenzione di spiegare se la trattativa è qualcosa che ci ha propinato la criminalità organizzata oppure gli stessi politici, sviluppandosi fra le stragi di Capaci e Via d'Amelio.Conoscendo la bellicosità della Guzzanti il film ci restituirà probabilmente un'immediatezza che appartiene solo ai ricordi. Introdursi nelle stanze dove si trama contro la democrazia, ascoltare i dialoghi di chi trama strategie della tensione e ne protegge gli strateghi. Un'oscurità delle istituzioni che richiede una buona dose di militanza da parte dello spettatore cinematografico. Per la serata del 8 ottobre alle ore 19.30 con la Guzzanti in sala è obbligo la prenotazione