Tra i punti principali del confronto ci sarà quello della regolarizzazione degli immigrati che lavorano al nero. La crisi, infatti, allarga l'area dell'economia sommersa e del lavoro nero. Sono almeno 500.000 i lavoratori immigrati che sono stati licenziati negli ultimi mesi, che hanno perso il permesso di soggiorno e sono quindi stati costretti all'irregolarità. Per questo, sostiene il Coordinamento, è necessario un intervento urgente di regolarizzazione con un provvedimento di legge. Ma è anche indispensabile rivedere tutto l'impianto della legislazione italiana sull'immigrazione, che è un fenomeno che ha assunto un carattere strutturale nel nostro Paese e che non può continuare ad essere guardato con una logica emergenziale. E' una risorsa per il Paese, come ci dicono i dati demografici e il fatto che gli immigrati svolgono lavori preziosi e che finanziano il welfare, a cui danno molto più di quello che ricevono. Si tratta quindi di intervenire sul tema della cittadinanza degli immigrati, a partire dal riconoscimento del diritto al voto amministrativo. Tra gli altri temi affrontati nell'assemblea ci saranno, inoltre, quelli della concessione del permesso di soggiorno per le vittime di sfruttamento che denunciano i loro sfruttatori, della tutela umanitaria ai profughi africani, di un piano di formazione pubblica e gratuita per l'apprendimento della lingua italiana, della revisione dell'ingiusta sovrattassa sul permesso di soggiorno.