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Italia e Cina: un evento per celebrare due paesi e due cucine In evidenza

Organizzato dalla Società Dante Alighieri e dall'associazione Amici della Cina, nella Giornata Internazionale dell'Alimentazione.

Nella Giornata internazionale dell’Alimentazione, lunedì 25 novembre, la Società Dante Alighieri della Spezia ha promosso, con l’associazione Amici della Cina, un incontro, “Due Paesi due cucine“, che ha avuto luogo presso l’Istituto Maria Ausiliatrice di viale Amendola 2.

"Ogni anno organizziamo una giornata dedicata ad una cucina estera in concomitanza con la 'Giornata Mondiale dell'Alimentazione'. - ha spiegato il presidente della Società Dante Alighieri Carlo Raggi - Quest'anno abbiamo scelto la Cina, perché alla Spezia c'è una comunità importante, e perché la Cina sta diventando sempre più importante a livello globale: questo è dimostrato anche dalle adesioni che abbiamo ricevuto per l'evento, dove per la prima volta abbiamo dovuto negare la possibilità ad alcuni di essere presenti al pranzo".

"Per noi è importante la Cina soprattutto da un punto di visto culturale, la lingua cinese è stata attestata per la prima volta nel XIII secolo a.C. e l'italiano nell'VIII-IX secolo d.C., solo questo basta a delineare lo sviluppo della civiltà cinese. - ha aggiunto Carlo Raggi - La Società Dante Alighieri ha comitati in 80 paesi del mondo: sono quasi 500 i comitati che lavorano a fianco dell'Istituto Italiano di Cultura, abbiamo una rappresentanza anche in Cina, dove ci sono anche tre nostre scuole di italiano".

Carlo Raggi ha evidenziato che la Cina è un paese che studia molto la cultura italiana, ci sono dipartimenti di Italianistica, soprattutto all'Università di Pechino. "Xi Jinping è uno dei pochi presidenti mondiali che cita Dante e Petrarca nei suoi discorsi, anche se è ingegnere chimico, ha fatto studi umanistici e ha questa passione per Dante".

L'evento ha avuto luogo nella stessa data della "Giornata Mondiale contro la Violenza sulle Donne", ricorrenza che Carlo Raggi ha voluto ricordare con la lettura di due poesie cinesi, una dell'VIII secolo a.C. e una di un poeta cinese contemporaneo, che trattano come regolare il proprio atteggiamento verso la donna, con gentilezza e con garbo.

"Noi cinesi siamo molto onorati ed è un grande piacere avere partecipato all'organizzazione di questo evento che intende promuovere ulteriormente gli scambi e la cooperazione multilaterale tra La Spezia e la Cina, oltre che rafforzare l'amicizia tra il popolo Italiano e quello Cinese. - ha dichiarato Giovanni Zhou, referente della Comunità Cinese alla Spezia - La cucina italiana è una delle opzioni gastronomiche migliori e più apprezzate, anche la cucina cinese è famosa in tutto il mondo".

"La comunità cinese della Spezia si sta integrando attivamente nel tessuto cittadino, l'organizzazione e partecipazione a queste attività lo testimonia - ha aggiunto Giovanni Zhou - Attualmente nella provincia ci sono circa 40 ristoranti e bar cinesi. Per questo evento vogliamo ringraziare per la collaborazione il Ristorante Miho, il Ristorante Wenzhou, il Ristorante Eden Sushi, il Bar il Corso, il Bar Remo e Asian Market".

Dopo l'introduzione del presidente della Società Dante Alighieri Carlo Raggi e di Giovanni Zhou, l'evento è proseguito con la conferenza del dottor Gianpaolo Chiappini, consigliere della Dante Alighieri ed esperto di Storia orientale, sul tema “Le relazioni economiche, commerciali e culturali fra Italia e Cina“.

Il dott. Chiappini ha spiegato che quest’anno si celebrano i venti anni del partenariato strategico tra Italia e Cina che definisce il livello della cooperazione tra i due paesi e i 700 anni della scomparsa di Marco Polo, a cui dobbiamo le fondamenta più profonde nei legami tra Italia e Cina, due civiltà eredi di una cultura millenaria. All’interno del Millenium Center di Pechino, nel bassorilievo che racconta i fasti della nazione con centinaia di personaggi rappresentativi della storia della civiltà cinese, sono raffigurati solo due stranieri, entrambi italiani, Marco Polo e Matteo Ricci. 

Marco Polo ha costruito un ponte tra Occidente e Oriente, ha influenzato per secoli la visione degli europei e occidentali sull’Asia, particolarmente della Cina. Il suo è stato un viaggio culturale, di scoperta, conoscenza, ha tracciato una strada in cui relazioni economiche, commerciali, scientifiche e culturali sono alla base della cooperazione tra i due paesi. 

Matteo Ricci fu il primo europeo nel 1600 ad entrare nella Città proibita e fece conoscere alla corte la scienza, l’astronomia, la matematica e realizzò le prime traduzioni in cinese dei testi occidentali e le prime traduzioni in latino dei testi confuciani. Il suo corpo riposa nel giardino Zhalan a Pechino.

Il dott. Chiappini nel suo intervento ha poi evidenziato alcuni dati relativi alle relazioni economiche tra Italia e Cina. Il 2023 si è chiuso con un dato positivo delle esportazioni italiane in Cina che hanno registrato una crescita del 16,8%, attestandosi sulla cifra di 19,2 miliardi di euro. Il valore delle importazioni italiane dalla Cina è stato pari a 47,6 miliardi di euro con acquisti concentrati su: computer, apparecchi elettronici e ottici, apparecchi elettrici, prodotti tessili, sostanze e prodotti chimici e macchinari.

Nella sua conferenza il dott. Chiappini ha anche spiegato che l’Italia ha firmato, in occasione della visita in Cina della premier Meloni, un Piano d’azione triennale (2024-2027) per il rafforzamento del partenariato strategico fra i due paesi con l’obiettivo di valorizzare il lavoro già fatto ed esplorare nuove forme di collaborazione, lavorando per un bilanciamento dei rapporti commerciali. Tra gli obiettivi dell'accordo la regolamentazione delle indicazioni geografiche e la lotta alla contraffazione, l'ampiamento della mobilità accademica e la formazione, il rafforzamento della cooperazione su questioni ambientali come cambiamenti climatici, biodiversità e inquinamento. La cooperazione nel Piano riguarderà vari settori strategici: l’automotive, in particolare i veicoli elettrici, le rinnovabili, le nuove tecnologie, ma anche la cantieristica navale, l’aerospaziale e l’intelligenza artificiale, insomma tutte le nuove forze produttive ad alto valore aggiunto.

Anche la visita del presidente Mattarella, nell’ambito di un Forum Culturale Italia Cina, si è tradotta in una decina di intese su arte, letteratura, turismo e università, per un rilancio della diplomazia culturale. E' stato stipulato un protocollo d’intesa tra il ministero italiano dell’Università e della Ricerca e il ministero dell’Istruzione cinese per la creazione di un meccanismo di consultazione periodica tra i due Paesi e un protocollo sulla traduzione di opere classiche italiane e cinesi. Tra le azioni proposte: lo sviluppo di tecnologie avanzate e sostenibili per il restauro dei beni culturali, la digitalizzazione del patrimonio culturale, la creazione di archivi digitali aperti al pubblico, il coordinamento degli istituti culturali dei due paesi nelle attività espositive e didattiche, gli  scambi tra università allo studio delle lingue rispettive, la cooperazione tra istituzioni musicali, teatri ed enti lirici e sinfonici, la promozione di un turismo sostenibile.

La mattinata si è conclusa con il momento conviviale del pranzo, nel quale le due cucine italiana, nello specifico ligure, e quella cinese si sono incontrate. I presenti hanno potuto gustare un menù a base di Focaccia della Spezia, Ravioli Cinesi, Pasta al Pesto, Riso alla Cantonese, Muscoli ripieni, Pollo alle mandorle, bignè alla crema pasticcera e alla crema di zucca, caffè, Vini della Spezia, bevande cinesi e liquore cinese. I piatti liguri sono stati cucinati e serviti dagli allievi del quarto anno del Corso di "Operatore della Ristorazione" attivo presso l'Istituto di Formazione Professionale "CIOFS" della Spezia, assistiti dai propri docenti. I piatti cinesi, invece da Ristorante Miho, Ristorante Wenzhou, Ristorante Eden Sushi. 

 L’ evento ha avuto il patrocinio del Comune e della Provincia della Spezia.

 

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