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L'ACIT presenta lo spettacolo teatrale "GROTESK! Ridere rende liberi" In evidenza

La sorte dei comici, in gran parte ebrei, formatisi nei cabaret tedeschi e poi soggetti alle persecuzioni. Giovedì 7 novembre ore 10.45 presso Auditorium Dialma. Ingresso libero, prenotazione obbligatoria, ecco come fare.

L’Associazione Culturale Italo Tedesca tramite il circuito del Goethe Institut e in collaborazione con la Fondazione ETS - Istituto Spezzino per la Storia della Resistenza e dell’Età Contemporanea, propone uno spettacolo teatrale che si svolgerà giovedì 7 novembre alle 10.45 presso l'Auditorium del Dialma.

Si tratta di "Grotesk! Ridere rende liberi", testi di Bruno Maccallini - unico eccellente attore - e di Antonella Ottai, studiosa di teatro e autrice del libro "Ridere rende liberi. Comici nei campi nazisti", ed.Quodlibet 2016.   

Lo spettacolo ha per argomento la sorte dei comici, in gran parte ebrei, formatisi nei cabaret della Germania weimariana e poi soggetti alle persecuzioni. Cacciati dai set e dai palcoscenici dove erano stati indiscussi e applauditi protagonisti, replicarono le loro performance nei ghetti e nei campi di sterminio. 

Dalle immagini che raccontano la vitalità di Berlino e dello scenario culturale della Repubblica di Weimar si riversa, come per magia, un personaggio in carne e ossa: Grotesk. Un po' mago, un po' chansonnier, un po' presentatore alla "Cabaret" di Bob Fosse, ispirato ai tanti artisti che resero leggendario il cabaret berlinese degli anni Venti-Trenta, Grotesk è un provocatore irriverente, esperto della risata e del paradosso, dello sberleffo satirico. Mentre la capitale tedesca sprofonda nel nazismo e le stelle della comicità ebrea sono imprigionate nei campi, lui con humour inossidabile non smette mai di aggredire il comune buonsenso, di denunciarne il vuoto che nasconde, affacciandosi sul baratro spalancato dal regime finché non è a sua volta inghiottito.

Lo spettacolo, di cui sono parte integrante le musiche dal vivo – a cura di Pino Cangialosi - e le videoproiezioni, è riservato alle scuole, in particolare alle classi quinte di scuola media superiore. 

Di seguito qualche recensione: 

Bruno Maccallini interpreta in modo strabiliante la parte del cabarettista nella Berlino degli anni ’20. Uno spettacolo davvero speciale, impegnativo perché tragicamente bello e diverso da tante altre rappresentazioni, unico nel suo genere. Uno spettacolo culturalmente elevato pronto ad attrarre un pubblico che si vuole arricchire emotivamente. (WakeUp News – Chiara Campanella)

Mi ritengo fortunato, per aver potuto assistere a questo spettacolo insolito alle nostre latitudini, spiazzante, forte per contenuti e per l’abilità stupefacente dell’attore che gli da vita. Uno spettacolo davvero unico nel suo genere, tragicamente bello, qualcosa di assolutamente diverso da quello che siamo abituati a vederci proposto. Chi vede uno spettacolo come questo si arricchisce. Culturalmente, emotivamente, umanamente. (Corriere dello Spettacolo – Paolo Leone) 

Maccallini è l'interprete di un convincente one man show: ottanta minuti tragici ed esilaranti, caratterizzati da quel pungente humour che ha contribuito a fare del kabarett berlinese uno spazio di libertà e critica sociale. (La Repubblica – Giuseppe Serao)

Ingresso libero. Prenotazione obbligatoria tramite ACIT: Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.  

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