Prendersi il tempo di indagare e di indagarsi. Sarà questo l’obiettivo di Antithesis Atto Primo che riporta al centro il tempo come momento di creazione e lo spettacolo teatrale come risultato di una contaminazione artistica anziché come obiettivo delle prove.
Antithesis sarà ospitato dallo Spazio Nin a Falcinello dal 2 luglio, un luogo dove gli under 35 potranno cimentarsi in una ricerca approfondita del proprio “attore”. “Un modo per prenderci un tempo e per ritrovare l’atto creativo dell’indagare – ha spiegato il regista Giovanni Beretta - prendersi il tempo per la ricerca artistica e teatrale è un regalo che ci facciamo. Ringraziamo i nostri sostenitori per aver reso possibile tutto questo, crediamo che in questo periodo storico coinvolgere la città e raccontare un progetto artistico sia una soddisfazione Durante Antithesis Primo Atto si lavorerà, si studierà e ci confronterà, ma non si guarderà soltanto alla recitazione, i sei attori dovranno concentrarsi anche sulla realizzazione totale dello spettacolo, compresi la creazione e adattamento dei testi e gli aspetti più tecnici. Il 14 luglio restituiremo alla città la nostra ricerca, non possiamo sapere ora di cosa parleremo perché il tema sarà frutto dell’elaborazione.”
La realizzazione del progetto Antithesis è curata dalla Compagnia Ordinesparso e da NoNoise che uniranno le competenze per supportare gli attori e le attrici in questo periodo di formazione e ricerca artistica. Alla fine di questo percorso non si terrà uno spettacolo conclusivo, il 14 luglio al Teatro Impavidi di Sarzana il pubblico potrà assistere ad una restituzione, una “lezione a sipario aperto” durante la quale i giovani attori racconteranno con le loro parole e il loro linguaggio artistico quanto raggiunto durante la residenza.
Uno dei focus di Antithesis Atto Primo sarà il linguaggio con riferimenti a 1984 di George Orwell, a spiegarlo è il drammaturgo Jonathan Lazzini: “Nel libro di George Orwell viene spiegato il “New Speak”, una lingua che fa riferimento ad un dizionario sempre più limitato con sempre meno termini, limitare il linguaggio significa limitare il pensiero e in questo momento storico anche studi dedicati dimostrano un impoverimento di termini conosciuti ed utilizzati, Antithesis avrà anche lo scopo di riflettere su questo: su come ci esprimiamo e come descriviamo ciò che viviamo.”
Antithesis Primo Atto è stato realizzato grazie al contributo di Fondazione Carispezia nell’ambito del bando “Cultura plurale e sostenibile” e grazie al sostegno ottenuto tramite il bando “Call for Ideas 2024” del Comune di Sarzana. La città sarà “invasa” da questo progetto creativo contribuirà a fare di Sarzana un punto di riferimento per l’arte e la cultura. “Iniziative come Antithesis -spiega Giorgio Borrini, assessore alla cultura del Comune di Sarzana – fanno della città un luogo di contaminazione artistica e uno spazio dinamico nel quale creare un tessuto culturale, crediamo che sostenere iniziative come questa significhi supportare lo sviluppo culturale di Sarzana.”
Il progetto Antithesis sarà documentato dal fotografo Francesco Capitani e sarà supportato dalle competenze tecniche di Nicolò Puppo, fotografo, film-maker e artista visivo, per un percorso incentrato sull’autoritratto fotografico. La tecnologia a supporto sarà fornita da NoNoise, in particolare dal presidente Jacopo Guastini.
