L’Università Popolare della Spezia, nata nel 1902 e rifondata, dopo una prima chiusura, nel 1999, arriva quest’anno al suo 25esimo anniversario. Per celebrare la ricorrenza, venerdì 12 aprile, Unipop La Spezia organizza alle ore 16.00 un evento in Sala Dante.
Il programma della giornata verrà inaugurato dall’intervento del Presidente dell’Università popolare della Spezia, Prof. Vittorio D’Auria, che presenterà le attività svolte da Unipop.
Il secondo intervento, a cura della Dott.ssa Loredana Vergassola, ripercorrerà la Storia dell’Università Popolare.
Il programma si conclude con la conferenza tenuta dal Dirigente ricerca dell’Istituto Nazionale di Fisica Nucleare e docente dell’Università di Pisa Prof. Franco Cervelli su “Spazio-Tempo e l’Infinito di G. Leopardi”.
L’evento, patrocinato dal Comune della Spezia, è aperto a tutta la cittadinanza e si concluderà con un breve rinfresco.
LA STORIA DELL’UNIVERSITA’ POPOLARE
Il movimento delle Università Popolari si è sviluppato e diffuso soprattutto nei primi dieci anni del XX secolo, ma già nella prima metà del XIX secolo erano note realtà in Danimarca e Svezia, e alla fine del secolo, anche in Inghilterra. Seguì una rapida diffusione nei paesi dell’impero britannico, in Belgio, Francia, Austria, Germania, Svizzera, Olanda, Ungheria e nella Russia degli zar.
In Italia, il disagio economico rendeva difficile a gran parte della popolazione acquisire quelle conoscenze elementari che avrebbero consentito di vivere e di lavorare meglio. La Scuola era privilegio di pochi e l’Università appariva ancor più inaccessibile.
Così, anche in Italia, tra il 1900 ed il 1902, nacquero numerosi Università Popolari, esplosione di esperienze che può essere capita solo considerando il ruolo fondamentale della rivista denominata “Università Popolare”, che venne fondata a Mantova nel 1901. Fu questa rivista a far conoscere in Italia le esperienze in corso all’estero e ad essa fecero riferimento tutte le Università Popolari italiane man mano che nascevano e si organizzavano. Le Università Popolari italiane iniziarono ad impegnarsi non soltanto istruendo un numero sempre crescente di cittadini di ogni età e condizione sociale, ma anche coinvolgendo professionisti ed illustri uomini di cultura che desideravano offrire parte del loro tempo e delle loro competenze.
L’organizzazione era tale da raggiungere anche i piccoli centri e avere un forte legame con le organizzazioni operaie.
La Spezia, dopo la costruzione del Reale Arsenale e l'esplosione demografica conseguente, da borgo si era trasformata in una città operaia. Quindi, il 23 novembre del 1902, anche alla Spezia nasceva una Università Popolare, sulla spinta di eminenti personalità della cultura che credevano negli ideali di giustizia e libertà e nell’elevazione delle classi più deboli e più bisognose. Infatti, fu grazie al personale impegno di noti cittadini fra i quali il Prof. Luigi D'Isengard, l'Ing. Edmondo Verde, il Dott. Ubaldo Mazzini, il Sindaco Giulio Della Torre, l'Avv. Luigi De Nobili, l'Avv. Cesare Federici, il Deputato Prospero De Nobili, i Professori Giovanni Capellini e Paolo Mantegazza, l'Avv. Filippo Bruschi, il Marchese Manfredo Da Passano, Presidente della Società di Incoraggiamento, che, sommato alla collaborazione delle autorità amministrative e delle società mutualistiche locali e alle pressioni della piccola e media borghesia urbana, intenzionata ad emergere anche attraverso l'emancipazione intellettuale, fece dotare anche la nostra città dell'Università Popolare.
Per onor del vero, il progetto, era nato nel 1901 da un'idea della Società di Incoraggiamento locale e del Comitato permanente degli Operai dei R.R. Arsenali Marittimi, con l'appoggio della Società di Mutuo Soccorso Fratellanza Artigiana. Esso si proponeva "di contribuire al maggior incremento dell'istruzione popolare offrendo a chi altrimenti non potrebbero procurarseli, una molteplice serie di insegnamenti pratici e sistematici sopra le materie, che meglio interessavano la cultura tecnica e professionale".
I corsi, tutti serali, si svolgevano fra gennaio e aprile presso il Teatro Civico ed ogni materia veniva esposta al massimo in dodici lezioni, una per settimana in un giorno fissato. Per il primo anno di esercizio, ventuno furono gli insegnamenti impartiti dai più noti docenti e professionisti cittadini. La tassa di iscrizione, minima di 2,50 lire e massima di 5,00 lire, dava la possibilità ai partecipanti di assistere a lezioni di chimica, economia, contabilità e diritto, meccanica, ed elettricità industriale, sociologia e storia, letteratura e lingua francese, igiene e parassitologia.
Dopo una sospensione delle attività nel periodo del ventennio della dittatura fascista, nel 1999, Unipopsp grazie ai tre promotori S.M.S. Unione Fraterna e Fratellanza Artigiana, Auser e Aidea (poco tempo dopo sostituita con Coop Liguria), l'Università Popolare, con il patrocinio del Comune e della Provincia della Spezia, viene ricostituita grazie all’iniziativa del Prof. Gianni Mondini, mantenendo gli stessi principi ottocenteschi con i quali era stata fondata.
Oggi l’Università Popolare della Spezia è un’associazione di promozione sociale in costante aumento sia nel numero di soci che nelle attività proposte. Oltre ai corsi e conferenze, organizza gite d’istruzione, visite culturali per mostre, attività sportive e ricreative, cineforum, conferenze-concerto e partecipazione alla stagione operistica del Teatro "C.Felice" di Genova che promuovono socialità e formazione e affinano il gusto artistico e critico sul piano estetico e scientifico.
Sotto all'articolo è possibile scaricare la locandina invito dell'evento.
informazioni tratte dal sito www.unipopsp.it