Fela Kuti il genio, l’artista, padre e icona dell’afrobeat, rivoluzionario del suono e della società, agitatore politico. Alla musica, alla vita, al messaggio di Fela Kuti è dedicato il film di Daniele Vicari che ha pescato nell’enorme archivio di Michele Avantario che sull’icona dell’afrobeat, diventata suo amico, aveva coltivato per anni il sogno di dedicare un film.
Si chiama Fela – Il mio dio vivente, arriva al Nuovo Venerdì 5 Aprile ore 20.00 ospite il regista Daniele Vicari (sono disponibili alla cassa 30 biglietti omaggio dalle ore 19.00 del giorno dello spettacolo).
Presentato alla Festa di Roma e attualmente in gara per i David di Donatello, il film, ambientato nei primi Anni ’80, segue le tracce di un giovane regista, Michele Avantario, che dal momento del suo incontro con Fela Kuti dedica la vita alla realizzazione di un film interpretato dallo stesso Fela. Non ci riuscirà mai, ma scoprirà qualcosa di più importante per lui: una nuova idea di esistenza.
“Quella di Michele Avantario è una storia di travolgente passione per il cinema, per la musica, per l’Africa – dice Daniele Vicari. La storia di un ragazzo che si fa uomo inseguendo per tutta la vita un sogno: realizzare un film sul mito carismatico e irraggiungibile di Fela Kuti. Con questo film provo a raccontare una storia semplice ma potente, quella di un ragazzo che si confronta con un mito vivente, tentando di realizzare un film impossibile. Una storia che suona, balla, fuma, ama, viaggia, che ha il sapore dell’Africa, della politica, degli anni 70 e che supera ogni forma di colonialismo, anche quello “interiore” che ancora oggi ci portiamo dentro».