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Seconda Sagra del Km0 al Museo Audiovisivo della Resistenza a Fosdinovo

Il 24-25-26 giugno 2023.

""Siamo quello che mangiamo", ha detto il filosofo tedesco Feuerbach, ma senza conoscere da vicino di cosa effettivamente ci nutriamo non solo si inaridisce il rapporto intimo tra uomo e natura, ma si perdono di vista storie, competenze, professionalità, riducendole a prodotto finale, valutato esclusivamente sulla base del prezzo. Con la globalizzazione c'è stata anche una standarizzazione dei prodotti e del gusto: oggi prevalgono i meccanismi della grande distribuzione organizzata, tutta tesa ad inseguire prezzi sempre più vantaggiosi a discapito spesso della qualità, oltre che della tipicità. Nella nostra epoca viviamo il paradosso di mettere sulle nostre tavole una bottiglia d'acqua proveniente da una fonte a centinaia di chilometri, di mangiare carne che attraversa cinque o sei nazioni o di mangiare frutta proveniente da un altro continente, trascurando del tutto quelle filiere di qualità a corto raggio che abbiamo sotto gli occhi o, meglio, sotto il palato", così in una nota del Museo Audiovisivo della Resistenza.

"Viene quindi spontaneo domandarsi: non è possibile un altro modello di sviluppo? Possiamo contribuire a cambiare questa situazione facendo altre scelte in fatto di alimentazione? Perché non iniziare a valorizzare la straordinaria ricchezza di prodotti locali, incentivando i produttori e filiere a chilometro zero?

Dopo il successo dello scorso anno, i prossimi 23, 24 e 25 giugno torna la Sagra del Km0 al Circolo culturale enogastronomico presso il Museo Audiovisivo della Resistenza di Fosdinovo (MS). L'evento, giunto alla sua seconda edizione, è a cura di Archivi della Resistenza con l'obiettivo di dare spazio ai produttori locali utilizzando le loro produzioni per l'intero menu della sagra. L'evento servirà a finanziare l'associazione e il festival "Fino al cuore della rivolta" che si terrà dal 4 all'8 e dal 12 al 15 agosto.
 
La cena sarà a partire dalle 20 (prenotazione consigliata) e domenica si raddoppia con un pranzo dalle 12.30. Il menu a Km0 avrà un prezzo fisso di 25 euro (20 euro studenti, precari e autoriduzione), e comprenderà antipasto di sgabei con tagliere di salumi, formaggi e verdure, un primo a scelta, un secondo a scelta, dolce, vino, caffè e Amaro Partigiano, tutto a km0. Ogni cinque prenotazioni in omaggio una bottiglia di una etichetta locale. Nella giornata di domenica 25 i produttori coinvolti avranno i propri spazi espositivi in cui sarà possibile comprare e conoscere da vicino le produzioni a km0 già degustate nel menu.
 
L'idea che sostiene il progetto è quella di dare spazio ad aziende con cui solitamente il circolo enogastronomico collabora per le sue iniziative gastronomiche, evidenziando la sostenibilità delle produzioni locali, sia in termini ecologici che economici, come alternativa alle lunghe filiere della grande distribuzione che spesso fanno dello sfruttamento e di pratiche antiecologiche (uso diserbanti e pesticidi, ad esempio) la leva per un abbattimento drastico dei costi.

Per questo ognuna delle preparazioni per il menu farà uso di prodotti locali, dall'antipasto ai dolci, dal vino alla birra. Verrà ad esempio utilizzata la farina di grani antichi e coltivati localmente per gli sgabei e testaroli, il formaggio di pecora del pastore a pascolare il gregge alle Prade (in questo caso si dovrebbe dire a metro zero!), ci sarà anche il formaggio di capra, la scelta dei salumi rispecchierà la grande tradizione della norcineria lunigianese e non mancherà il lardo di Colonnata, le cipolle di Treschetto e tante verdure dei produttori locali. Menzione particolare per le patate delle Prade, prodotte direttamente a pochi metri dal Museo e che saranno la base per gli gnocchi. Il basilico per il pesto con cui condire i testaroli viene dalla piana di Marinella, la borragine per le lasagnette verdi dai campi limitrofi, tutte le verdure utilizzate (ad esempio per immancabili le torte di verdura) da aziende agricole della Val di Magra e della Lunigiana; così come la frutta necessaria per i dolci, la farina di castagne, il miele. Anche la carne per il coniglio, il pollo e la capra vengono da allevamenti locali. Molti i produttori di vino che hanno aderito all'iniziativa con una selezione di rossi e degli ottimi vermentini, alcune etichette sono anche con certificazione biologica. Tutte le bibite saranno a Km0, come il succo di pomi rodei e la birra artigianale
 
Nella tre giorni dell'evento verranno inoltre presentati tre libri, uno per ogni giornata, alle ore 18.00.

Venerdì 23 giugno invece ci sarà un incontro, coordinato da Mario Amilcare Grassi detto "Celè", con Patrizia Gallotti che presenta "Menu delle feste. Ricette dalla tradizione spezzina dalle Cinque Terre al Golfo dei Poeti" e Annalisa Coviello, con "Farinata & baccalà. Ricette tradizionali spezzine senza glutine, per grandi e piccini" (Edizioni Giacché).

Di grande attualità la presentazione di sabato 24 giugno dedicata alla recente alluvione in Romagna. Maurizio Maggiani e Nicoletta Valla, presenteranno "Quello che abbiamo perduto. Quello che abbiamo salvato ", libro fotografico edito da QN Quotidiano Nazionale, il Resto del Carlino, La Nazione e il Giorno per la raccolta fondi. Un lavoro di scavo e reportage della tragedia che ha colpito la Romagna e che Maggiani ha seguito da vicino fin dal primo giorno, con articoli, riflessioni e fotografie. Una piccola parte di questo lavoro è presente nella mostra fotografica "Narciso nel secchio" presso la Torre dei Vescovi a Castelnuovo Magra, visitabile fino al 15 ottobre.

Domenica 25 giugno, infine, Simonetta Lupi e Moreno Veschi presenteranno il libro di Mariacristina Mirabello "Quando c'era il PCI. Memorie della figlia di «Apollo», un «rivoluzionario di professione» spezzino" e di Antonio Borgatti "Anni clandestini. Memorie dal 1904 al 1945", a cura di Aldo Giacché".
 
Info e prenotazioni al 3290099418 o 3281026728

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