In occasione del quattrocentesimo anniversario della dedicazione della Chiesa (26 maggio 1623 - Mons. Giovanni Battista Salvago, Vescovo di Luni-Sarzana) saranno mostrate le prime reliquie dei martiri romani dell’epoca della dedicazione della chiesa, celate sull’altare maggiore e recentemente riscoperte nei loro contenitori lignei originali.
La Chiesa dei Frati Cappuccini fu costruita dal 1618 al 1623 grazie alla famiglia genovese Squarciafico ed è la tipica chiesa cappuccina nelle sue forme architettoniche: tetto a capanna, navata unica, copertura a botte, altari e arredi lignei.
Fu consacrata il 26 maggio 1623 alla presenza di Mons. Giovanni Battista Salvago, Vescovo di Luni-Sarzana seguendo l’antico e complesso rito di dedicazione, riservato alle chiese collegiate e conventuali, al termine del quale il Vescovo con il sacro crisma ungeva il luogo scavato nell’altare ove sarebbero state deposte le reliquie dei santi Mauro e Vincenzo, martiri romani.
Il giorno seguente cinque cassette contenenti reliquie di altri santi martiri furono poste sull’altare maggiore dai religiosi del convento, presente il vescovo Salvago. Si trattava delle reliquie dei santi martiri Albina, Vittorino, Quintiliano e Palmazio che tuttora sono state ritrovate e conservate e che verranno mostrate in occasione di questo solenne anniversario.
Venerdì 26 maggio 2023:
Ore 16.30
Vespri Solenni
accompagnati dalla Corale Parrocchiale di Monterosso
Ore 17.00
Santa Messa solenne concelebrata da frati e preti, presieduta da
Mons. Luigi Ernesto Palletti, Vescovo della Spezia, Sarzana e Brugnato
Cantata da Gruppo MusicaNova Levanto, diretta da Aldo Viviani