Un nuovo capitolo si apre per il patrimonio storico e ambientale del territorio lericino. Dopo anni di abbandono, il Fodo, acquisito dal Comune di Lerici qualche anno fa, sarà finalmente oggetto di un importante intervento di recupero e valorizzazione.
“Stiamo lavorando alla definizione di un progetto esecutivo che mira a restituire alla comunità un luogo di straordinario valore storico, architettonico e naturalistico” spiega Leonardo Paoletti, sindaco del Comune di Lerici che continua: “Il restauro del Fodo rientrerà in un più ampio progetto che coinvolgerà anche altri beni del territorio come la batteria bassa di Santa Teresa e che valorizzerà la nostra rete sentieristica unendo, in unico fil rouge, anche altri progetti di tutela ambientale come il lavoro svolto negli ultimi anni sulla smart bay di Santa Teresa”.
L’iniziativa prevede un ampio programma di restauro dell’edificio e del contesto paesaggistico circostante, con l’obiettivo di preservare la memoria storica e promuovere un utilizzo sostenibile del bene. L’intervento non solo permetterà di salvaguardare un simbolo di identità culturale, ma offrirà anche nuove opportunità per il turismo, la cultura e l’educazione ambientale. “I valori della nostra cultura vertono sui cardini principali della nostra recente storia, quindi tutto ciò che il Fodo ha rappresentato nel corso della Seconda Guerra Mondiale, e dell’ambiente in cui la nostra società si è sviluppata, quindi la cultura del mare e la salvaguardia ambientale, argomenti che stiamo curando in collaborazione con Enea proprio con il progetto Smat Bay” continua il Sindaco.
L’opera di riqualificazione sarà accompagnata da attività di sensibilizzazione e coinvolgimento della cittadinanza, con eventi, visite guidate e iniziative didattiche volte a promuovere la conoscenza e la fruizione consapevole del territorio lericino nel suo complesso, dal mare alle colline. “Il recupero del Fodo è un segnale forte dell’impegno della nostra amministrazione nella tutela del patrimonio storico e ambientale. Grazie a questo progetto, trasformiamo un luogo abbandonato in uno spazio vivo e accessibile, in cui storia e natura dialogano con il presente e il futuro” spiega ancora Paoletti che sottolinea ancora una volta come il progetto si inserisca in un più ampio piano di valorizzazione del patrimonio ambientale, che punta a rendere il Fodo un punto di riferimento per la cultura, il turismo sostenibile e la ricerca storica.
“La sinergia tra istituzioni, associazioni e cittadini rappresenterà certamente un elemento chiave per garantire la tutela e la fruibilità del sito nel tempo. Oggi muoviamo un primo passo verso un sistema di valorizzazione che poi coinvolgerà molte associazioni ed enti presenti sul nostro territorio che dovranno essere pronti a lavorare in squadra. Il Comune, dal canto suo sta lavorando anche alla ricerca di bandi e fondi finanziatori perché il progetto finalmente possa prendere vita” conclude il primo cittadino.