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Quali sono i nomi simbolo degli anni Sessanta nello spezzino? In evidenza

Saranno svelati nel corso dell'iniziativa "La storia siamo noi", organizzata dall'Associazione culturale Mediterraneo.

Quali sono i nomi simbolo degli anni Sessanta nello spezzino? Foto di Enrico Amici

L’Associazione Culturale Mediterraneo ha organizzato, venerdì 10 marzo alle ore 15,30 e sabato 11 marzo alle ore 10 al CAMeC - piazza Battisti 1, l'iniziativa "La storia siamo noi”.

Il programma di venerdì 10 marzo prevede, dopo la visita guidata alla mostra "Attraverso l'arte. La galleria il Gabbiano 1968-2018. Cinquant'anni di ricerca artistica" (ore 15,30) e l'esibizione del complesso "Le Ombre" (ore 16,30), la presentazione alle 17 dell'Indice dei nomi del libro di Giorgio Pagano e Maria Cristina Mirabello "Un mondo nuovo, una speranza appena nata. Gli anni Sessanta alla Spezia ed in provincia. L’indice dei nomi dei testimoni (343) è stato pubblicato nel libro. Lunedì 13 marzo verrà pubblicato online, sui siti dell’Associazione Culturale Mediterraneo e dell’Istituto spezzino per la Storia della Resistenza e dell’Età Contemporanea, l’Indice generale di tutti i nomi: 3.898. In tutto, quindi, 4.241 nomi. Sono le tantissime persone protagoniste del decennio: operai, sindacalisti, studenti, politici, uomini e donne, musicisti, cinefili, teatranti, pittori, scultori, fotografi, giornalisti, parroci, vescovi, pastori protestanti…

Un’anticipazione: il nome più citato è quello di don Lorenzo Milani (in 113 pagine). Affermano Giorgio Pagano e Maria Cristina Mirabello: “E’ un dato emblematico: sia di un Sessantotto che in Italia fu anche cattolico, sia di un Sessantotto in cui alla lotta contro la società autoritaria si accompagnò la lotta contro il classismo scolastico e sociale. Ma non solo per questo. In ‘Lettera a una professoressa’ -che è il libro più citato, e anche quello all’epoca più venduto- i giovani ritrovarono l’originalità di un linguaggio e di un metodo di indagine che muoveva dalla concretezza dell’esperienza personale. Il Sessantotto partiva dallo ‘scava dove sei’, cioè dal punto in cui ognuno si trovava, per criticare l’ordine esistente. Questa politicizzazione delle esperienze individuali costituiva il cuore di ‘Lettera a una professoressa’, che anche per questo fu un libro ‘sessantottino’”.

Una seconda anticipazione: tra gli spezzini, senza considerare i testimoni, i nomi più citati sono quelli di Aldo Giacché, comunista e capo dell’opposizione (83), di Ezio Musiani, sindaco democristiano (71), e di Aldo Rescio, intellettuale ed esponente della “nuova sinistra” (70).

Alle 17,30 Marcello Flores, storico dell’Università di Siena, terrà una conferenza sul tema del rapporto tra storia e memoria dal titolo "La storia in un mondo globale: difficoltà e prospettive".

Sabato 11 alle ore 10 la riflessione tra storia e memoria ripartirà ancora dalla nostra città e provincia, con l’iniziativa dal titolo "Gli anni Sessanta alla Spezia: la creatività culturale”.

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Ass. Culturale Mediterraneo

Corso Cavour, 221
19122 La Spezia

Tel. 345 6124287
Fax. 0187 732765

associazioneculturalemediterraneo.com/sp/

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