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"Notti al Castello", giovedì 28 luglio incontro dedicato all'importante restauro del mosaico romano

La serata si intitola TRAME RICOMPOSTE - L'innovativo restauro del mosaico romano del Castello e l'attività dell'Opificio delle Pietre Dure.

Le Notti al Castello proseguono giovedì 28 luglio con l'incontro dedicato all'importante restauro del mosaico romano proveniente da Luni eseguito con le più moderne tecniche dall'Opificio delle Pietre Dure di Firenze.

La serata si intitola TRAME RICOMPOSTE - L'innovativo restauro del mosaico romano del Castello e l'attività dell'Opificio delle Pietre Dure: da antica Manifattura delle pietre dure a moderno Istituto di restauro. La conversazione sarà tenuta da Anna Patera e Francesca Toso, Ministero della Cultura Opificio delle Pietre Dure, e da Arianne Palla, restauratrice di beni culturali che ha svolto la sua tesi di laurea su questo progetto.

Il mosaico policromo è tornato ad essere fruibile ai visitatori, dopo più di 70 anni a decorazione geometrica venuto alla luce nel 1824 nel sito dell'antica Luni. Già facente parte delle collezioni della famiglia Fabbricotti, fu acquisito dal Comune della Spezia negli anni trenta del Novecento e successivamente esposto presso l'ex convento delle Clarisse, fortemente compromesso dai bombardamenti della seconda guerra mondiale. 

Dopo i gravi danni bellici subiti, il pavimento musivo, al contrario di quelli con soggetti figurati, non fu restaurato sia per il notevole stato di frammentarietà sia per la difficoltà di posizionare con certezza i vari lacerti all'interno di un disegno geometrico ripetitivo.

Nel tempo i frammenti relativi a questo mosaico e agli altri non restaurati all'epoca si sono confusi e mescolati. Il restauro è stato recentemente affidato all'Opificio delle Pietre Dure di Firenze, Istituto autonomo del Ministero della Cultura, specializzato nel restauro delle opere d'arte, la cui origine può essere fatta risalire alla Manifattura granducale fondata da Ferdinando I de' Medici nel 1588. Solo adesso, con l'ausilio delle nuove tecnologie digitali e di materiali innovativi, è stato possibile riconoscere i frammenti pertinenti e ricomporre la percezione originaria del manufatto.

Nell'occasione sarà inoltre illustrata con alcuni casi esemplari l'attività del prestigioso Istituto fiorentino, specializzato nel restauro delle opere d'arte, e l'antica tecnica del commesso in pietre dure richiamata anche nel nome stesso dell'Opificio.

Per info: Ingresso gratuito fino ad esaurimento posti.

Museo del Castello di San Giorgio, via XXVII Marzo, La Spezia - tel. 0187751142, mail: Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.

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Tel. 0187 727 456 / 0187 727 457 / 0187 727 459
Fax 0187 727 458

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