Nel bicentenario della morte di Percy B. Shelley, poeta e intellettuale inglese che si ribellò apertamente alle istituzioni religiose e politiche della sua Nazione dichiarandosi a favore dell'amore libero, dell’ateismo, pur se mitigato da una profonda fede nello spirito della natura come spirito d'amore, non poteva mancare da parte dell’Associazione Premio LericiPea Golfo dei Poeti, che sta celebrando con numerose manifestazioni il genio ribelle di questo “figlio spirituale” di Lerici, un evento dedicato al suo vegetarianismo.
Anche questa una battaglia estremamente rivoluzionaria per l’epoca in cui visse, ma in linea con il suo pensiero liberale che lo portò sempre a combattere in favore degli oppressi e dei perseguitati, umani o animali essi fossero. Per difendere la dieta vegetariana, Shelley scrisse due articoli: "Difesa della dieta naturale" e "Sul sistema della dieta vegetariana", ma di questo suo impegno etico e salutista (che condivise con la moglie Mary) si trovano chiari indizi anche in alcune delle sue opere più importanti.
Se ne parlerà mercoledì 20 luglio a Lerici, dalle 18.15 presso l’Hotel Shelley e delle Palme di Lerici in una conferenza dal titolo esemplificativo “Il banchetto dei Giusti”. A dialogo con la prof.ssa Adriana Beverini, membro dell’Associazione LericiPea: Lilla Maria Crisafulli docente all’Università di Bologna, Franco Lonati docente dell’Università Cattolica del Sacro Cuore di Milano e la scrittrice Carla Sanguineti.
Il prof. Vincenzo Patanè leggerà alcuni passi della sua “Intervista immaginaria a Lord Byron” che di Shelley fu amico fraterno e che con lui condivise la scelta vegetariana.
Alle 21.30 alla Rotonda Vassallo di Lerici l’attore Roberto Alinghieri introdurrà la seconda parte della giornata, leggendo il testo di Shelley “Difesa della dieta naturale” e a seguire Pietro Leemann: quando la cucina diventa arte e coinvolge tutti i sensi: gusto, olfatto, tatto, vista, e l’anima! Leemann, primo chef stellato vegetariano, allievo di grandi maestri, scrittore, studioso di filosofia e mistica, sarà a dialogo con il prof. Vincenzo Patanè per un “focus” sulla cucina vegetariana e una gastronomia più virtuosa e all’avanguardia, per responsabilità e senso etico verso ambiente e Natura. Con loro, interverrà Sergio Buttiglieri, style director di Sanlorenzo, vegetariano da anni, amico e conoscitore della cucina di Leemann.
Pietro Leemann
Lo Chef Pietro Leemann nasce a Locarno, in Svizzera, nell’estate del 1961. Sin da piccolo coltiva - in
tutti i sensi - l’amore per la terra e la natura, giocando e lavorando con i genitori nell’orto di famiglia.
Nel 1976, folgorato da una bavarese alla vaniglia del grande cuoco ticinese Angelo Conti Rossini, decide di intraprendere quella strada. Si apre per lui un lungo periodo di studio alla corte di maestri tra cui lo stesso Angelo, Gualtiero Marchesi e Frédy Girardet, dai quali acquisisce i principali fondamenti della grande cucina. Appassionato di filosofia e di mistica, vive per anni in Oriente dove esplora quelle affascinanti culture e in particolar modo il Buddismo Zen, il Taoismo e il mondo dei Veda.
Nel 1989, con un gruppo di amici, a Milano, apre “Joia” che, nel 1996, è il primo ristorante vegetariano Gourmet a ricevere la prestigiosa stella Michelin. Qualche anno dopo il riconoscimento della guida Michelin, nel 2000 viene insignito del premio Pellegrino Artusi per la qualità e l’originalità della sua cucina e nel 2010 di quello della Città di Fabriano.
Nel 2015 è Chef Ambassador di Expo Milano. Nel 2018 riceve il Premio 2018 della Fondazione del Centenario della Banca della Svizzera Italiana, gli vengono riconosciuti i grandi meriti maturati in più di trent’anni di professione in qualità di chef ticinese che, scelto l’Italia come patria, ha saputo realizzare il suo progetto di alta cucina vegetariana. Ha scritto più di dieci libri di cucina, di divulgazione di cultura alimentare, di filosofia naturale e di ricette. Assieme all’amico giornalista Gabriele Eschenazi ha fondato “The Vegetarian Chance”, il primo festival internazionale di cultura e cucina vegetariana.
Nel 2020 Lo Chef Leemann e il ristorante Joia ricevono la stella verde della guida Michelin per una cucina sostenibile. Premio istituito, nello stesso 2020, per mettere in luce tutte quelle strutture che favoriscono una gastronomia più virtuosa e all’avanguardia per responsabilità e senso etico verso ambiente e Natura. Dalle modalità di approvvigionamento delle materie prime alla lotta contro lo spreco alimentare, dalla corretta gestione dei rifiuti all’impatto energetico e all’etica lavorativa.Lo Chef Leemann è impegnato in numerosi progetti con aziende ed enti - pubblici e privati - con l'obiettivo di divulgare i precetti di una cucina sana, sostenibile e consapevole.
Per saperne di più: www.pietroleemann.ch
Bibliografia
Alta cucina vegetariana, Giorgio Bernardini Editore, 1990.
JOIA. Colori, gusti e consistenze nell’alta cucina naturale, Abitare Segesta, 1996.
Il piacere della tavola nella cucina cinese antica e oggi, Mondadori e Electa, 2006.
Diario di un cuoco, Ponte alle grazie, 2007,
Joia. I nuovi confini della cucina vegetariana, Giunti editore 2008,
In verde, La filosofia vegana di Pietro Leemann, Reed Gourmet, 2010.
La mia cucina vegetariana a casa, Ponte alle Grazie, 2013
Il sale della vita, Mondadori ed Electa, 2015.
Veg per scelta. Con le migliori ricette della tradizione italiana in versione vegetariana e
vegana, Giunti editore, 2017
Come fare…I vegetali in cucina. Ricette e segreti per cucinare ad arte e con gusto, Sistemi Editoriali, 2018
Il codice della cucina vegetariana, Giunti editore, 2019.