Martedì scorso è stato celebrato alla Spezia l’anniversario della dedicazione della cattedrale di Cristo Re, costruita nel dopoguerra e consacrata solennemente dal vescovo Giuseppe Stella il 3 maggio 1975. Come ogni anno, l’anniversario - giorno di festa liturgica per tutta la diocesi – è stato ricordato con la Messa pontificale del vescovo Luigi Ernesto Palletti, celebrata nel pomeriggio. All’omelia, il vescovo si è soffermato sul significato della “dedicazione della chiesa cattedrale”. “Celebriamo oggi l’anniversario della dedicazione di questa chiesa cattedrale. Celebrare un anniversario non vuol dire semplicemente ricordare un evento del passato.
Vuol dire in modo particolare vivere il dono che da quel momento ci è stato fatto e per il quale noi oggi siamo qui nella celebrazione dell’Eucaristia: ‘Prendete e mangiatene tutti, prendete e bevetene tutti: fate questo in memoria di me’. L’apostolo Paolo a sua volta aggiunge: ‘Finché Cristo ritorni’. Dunque è un punto fondamentale della nostra fede. Fondamentale perché noi siamo credenti, credenti in una comunità ben precisa, in una Chiesa locale ben precisa”. Monsignor Palletti ha così proseguito: “La comunità dei credenti ha ovviamente dei punti di riferimento nella fede: il vescovo come successore degli apostoli, l’altare sul quale viene celebrata l’Eucaristia, l’unica cattedrale che è segno di unità all’interno della diocesi. Dunque siamo credenti, crediamo nel Signore Gesù, camminiamo con il popolo di Dio, siamo in comunione con il popolo di Dio, appartenendo ad una Chiesa locale: la nostra diocesi”.
La cattedrale di Cristo Re era stata progettata alla Spezia sin dalla fine degli anni Venti, ovvero dal momento del trasferimento della sede vescovile. Fu proprio il Papa di allora, Pio XI, a suggerire il titolo, poi completato come “Cristo Re dei secoli”, al primo vescovo della Spezia, Giovanni Costantini. Le vicende belliche e la successiva ricostruzione rallentarono non poco la realizzazione del tempio, del quale comunque monsignor Costantini aveva già acquisito il terreno, nell’allora collina dei Cappuccini. Così il cammino di costruzione, su progetto degli architetti Adalberto Libera e Cesare Galeazzi, si intersecò con quello del Concilio Vaticano II.
La stessa forma architettonica della cattedrale, rotonda, richiama il valore dell’assemblea ecclesiale. E’ stato più volte osservato come proprio la cattedrale spezzina, insieme alla chiesa dell’autostrada del Sole realizzata presso Firenze da Giovanni Michelucci (la forma di tenda, del “popolo di Dio in cammino”), rappresenti una tra le prime importanti architetture religiose italiane ispirate in modo diretto ai temi conciliari. La cerimonia di consacrazione avvenne il 3 maggio 1975 alla presenza di numerosi vescovi di varie parti d’Italia, tra i quali l’arcivescovo di Genova e metropolita della Liguria cardinale Giuseppe Siri, che tenne l’allocuzione durante la cerimonia. Per il vescovo Giuseppe Stella, che pochi mesi dopo avrebbe lasciato l’incarico per raggiunti limiti di età, fu il compimento di un lungo cammino pastorale iniziato nel febbraio 1944, letteralmente sotto i bombardamenti che avevano colpito anche la precedente pro-cattedrale, chiesa abbaziale di Santa Maria in piazza Beverini. Il capitolo dei canonici, a sua volta, era stato costituito ed insediato nel 1948.
Testo di Giuseppe Savoca