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Dal Museo Navale all'Australia, al via la 33esima edizione dell'International Marconi Day In evidenza

di Giacomo Cavanna – Museo Navale e ARI celebrano i progressi di Marconi ricordando l'importanza dell'Arsenale nella storia della radio. 

Dal Museo Tecnico Navale della Spezia in collegamento fino all'Australia e Stati Uniti sfruttando le scoperte di Guglielmo Marconi ed all'impegno della locale sezione dell'ARI.

Questo il significato dell'International Marconi Day che arriva oggi alla sua 33esima edizione e che lega decina di stazioni in tutto il mondo. Al il giardino interno del Museo Tecnico Navale è stata infatti allestita una stazione radio per comunicare, nell'era di smartphone e telefoni satellitari, a migliaia di chilometri di distanza.

"E' proprio questo che rende particolare l'evento odierno - ha spiegato Antonio Di Benedetto della Sezione ARI della Spezia – con questa radio HF cerchiamo di replicare l'esperienza di Marconi cercando di metterci in contatto con le altre stazioni utilizzando esclusivamente questo apparato. A volte ci riusciamo subito mentre altre volte serve un po' più di tempo ma è questo il bello della nostra passione".

La stazione commemorativa Marconiana (IY1SP), operata in mattinata da Maurizio Cozzani, lavora sulle bande HF in fonia ed onda continua (CW) sfruttando quindi la ionosfera per fare "viaggiare" il segnale nell'etere permettendo, anche con una non particolarmente elevata potenza, di coprire distanze molto elevate.

Oltre all'aspetto prettamente radioamatoriale, il Direttore del Museo Tecnico Navale della Spezia, Capitano di Vascello Leonardo Merlini, ha sottolineato il legame profondo che lega Guglielmo Marconi, la Marina Militare e La Spezia. Non bisogna infatti dimenticare come il 17 luglio 1897, in una zona adiacente al Museo, è avvenuto il primo collegamento fra una stazione a terra e una unità navale, la Corazzata della Regia Marina San Martino, riuscendo a trasmettere ad una distanza di oltre 18 chilometri.

All'interno dello stesso polo espositivo sono esposti, presso la "Sala Marconi", diversi apparati dei primi anni del XX secolo costruiti direttamente all'interno dell'Arsenale della Spezia su brevetto o licenza dello stesso Marconi. L'Arsenale fu quindi sede delle prime officine italiane di costruzioni radio e di scuole di addestramento del personale.

Le buone notizie non finiscono qui dato che a partire da lunedì 26 aprile il Museo Tecnico Navale della Spezia riaprirà al pubblico con il consueto limite, imposto dalla normativa Covid-19, di un massimo di 30 visitatori contemporaneamente. Sarà nuovamente visitabile anche la Sala delle Polene grazie ad un ingente investimento da parte del Museo sempre in virtù della normativa per la limitazione dei contagi da Covid-19.

Per garantire la manutenzione dell'ampia zona espositiva, esterna e interna, ed agli investimenti extra che sono stati resi obbligatori dall'attuale situazione sanitaria il prezzo del biglietto ha subito un leggero aumento arrivando a tre euro per gli utenti in fascia ridotta, cinque euro per quello intero e rimanendo gratuito per una lunga serie di categorie.

Parte dell'importo sarà sempre devoluto all'Istituto "Andrea Doria" che svolge attività assistenziale per gli orfani ed i familiari bisognosi dei militari che hanno prestato servizio nella Marina Militare italiana.

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