L’Accademia Capellini, il giorno 8 novembre 2024, dalle ore 15:00, nella sede di via XX Settembre 148, La Spezia, ricorda, a mezzo secolo dalla scomparsa, la figura di un indimenticabile spezzino, Giancarlo Fusco. Egli fu un grande interprete del giornalismo di cronaca e del costume, affrontati con uno spirito ironico, talvolta satirico e soprattutto mordace, manifestato anche nelle sue apparizioni cinematografiche, sia come attore che come sceneggiatore.
Ricordiamo alcune delle sue opere più significative: «A Roma con Bubù» del 1969, nella quale descrive la vaghezza della “dolce vita” romana, e le tante opere letterarie, in cui il reportage si mescola al racconto della sua vita avventurosa; tra queste «Guerra d’Albania» e «La lunga marcia», sulla campagna di Russia. La sua descrizione tagliente della realtà trova luogo nelle disincantate cronache letterarie: «Le rose del ventennio», «Gli indesiderabili», storia di piccoli mafiosi italoamericani, rimpatriati nella miseria, «Quando l’Italia tollerava», rievocazione del mondo delle «case chiuse» e «Duri a Marsiglia».
Fusco fu soprattutto un grande giornalista, capace di vedere la realtà italiana del suo tempo con un pungente disincanto, frutto di un intimo legame con il carattere della sua terra d’origine. Egli condusse dal 1958 al 1963 la rubrica “Un’Italia che cambia”, sul quotidiano «Il Giorno», dove mise a nudo virtù, poche, e vizi, molti, del nostro Paese.
La commemorazione, che ha anche il patrocinio del Dipartimento di Linguistica e Comparatistica dell’Università di Milano, verrà introdotta da Angelo Tonelli, con le “Letture Fuschiane”, cui seguiranno Filippo Paganini (“Fusco giornalista affabulatore”), Marco Ferrari (“Affari di famiglia”), Alberto Scaramuccia (“Le rose del ventennio, motivazione ed esegesi”), Paolo Bertini (“Le mani in pasta fra ventenni e ventennio”), Alice Girotto (“La biancheria, appesa fuori, è un'umanità intera: l'esordio letterario di Fusco”) e Antonio Zollino (“A Roma con Bubù”).
Il pubblico è invitato a partecipare numeroso, mentre quanti non potessero di persona, avranno la possibilità di seguire il convegno da remoto, tramite il collegamento on line, nel sito dell’Accademia Capellini.