Questa mattina, come da programma, si è svolta la cerimonia della scopertura della targa, presso il civico n. 28 di piazza Matteotti, a ricordo di Mirella Martinetti, colpita nel corso dell’ultimo bombardamento alleato proprio nella sua abitazione e ultima vittima civile della guerra prima della liberazione della città, avvenuta il 23 aprile 1945.
Al termine della cerimonia, con la benedizione impartita da Don Piero Barbieri, il sindaco Cristina Ponzanelli e i famigliari di Mirella Martinetti sono saliti nella sala consigliare di palazzo civico per la seconda parte della mattinata dedicata alla video conferenza online con gli studenti dell'istituto superiore "Parentucelli-Arzelà" e delle scuole medie dell'ISA 13 di Sarzana, a cui ha partecipato anche il professor Egidio Banti, proprio sui tragici giorni che la città di Sarzana attraversò alla vigilia della Liberazione.
"E’ stato un momento particolarmente emozionante che la famiglia Martinetti, che tantissimo ha dato a questa città chiedeva da tempo- ha dichiarato il sindaco Cristina Ponzanelli-. Mirella aveva soltanto quattordici anni quando una bomba l'ha sottratta alla vita, a Sarzana e alla sua famiglia, appena il giorno prima della Liberazione della città e dell'ingresso delle truppe angloamericane a Sarzana".
"Mirella Martinetti rappresenta simbolicamente tutte le vittime civili che ha dovuto soffrire la nostra città in una guerra orribile, come tutte le guerre. Ricordiamo Mirella, rivolgendoci in particolare ai più giovani, perché soltanto nel ricordo e nella piena consapevolezza di orrori come questo si potrà tenere lontano lo spettro della guerra e costruire un futuro di pace per le nuove generazioni".