Lerici si candida a essere “Città creativa Unesco” per il settore della gastronomia. Dopo Parma, Alba e Bergamo, già insignite del riconoscimento, la perla del Golfo dei Poeti si propone per entrare a far parte della prestigiosa rete. L’Amministrazione comunale racconterà, a sostegno della candidatura, le proprie eccellenze locali, in un perfetto connubio tra mare e terra, tra tradizione e innovazione. Partendo dalla straordinaria coltivazione dei mitili, nelle acque del nostro Golfo, saranno illustrate l’attività dei pescherecci locali, la vendita diretta del mercato del pesce, sottoposto a un rigido controllo di qualità, le ricette alla base dei tipici piatti serviti sulle nostre tavole.
Se il mare offre i propri prodotti, la cui eccellenza è rinomata in tutto il mondo, la collina non è da meno: basti pensare agli ampi oliveti che sorgono alle spalle dei borghi lericini, alla produzione di olio che essi offrono, ai vigneti, alla coltivazione degli ortaggi e alla tradizionale raccolta di erbe spontanee offerte dalla terra.
“E’ un’importante occasione per convogliare su Lerici le importanti competenze di tante realtà associative e culturali presenti sul nostro territorio, comunale e provinciale, attraverso la valorizzazione dei nostri più importanti prodotti del mare e della collina – spiega il sindaco Leonardo Paoletti – Grazie a questa candidatura saremo in grado di creare investimenti nell’ambito della pesca, della mitilicoltura e dell’agricoltura e costruire un nuovo sistema che garantirà anche nuova occupazione”.
Il progetto proposto nella candidatura, che ripercorre un’ideale filiera tra natura e cultura, riguarderà infatti anche il recupero delle aree su cui sorgono oliveti rimasti incolti, a causa della loro posizione difficile da raggiungere. La rete delle Città Creative dell'Unesco è nata nel 2004 con lo scopo di promuovere la cooperazione tra le città che hanno identificato la creatività come elemento strategico per lo sviluppo urbano sostenibile. La rete è divisa in sette aree, corrispondenti ad altrettanti settori culturali: musica, letteratura, artigianato e arte popolare, design, media arts, gastronomia, cinema. Le città che attualmente fanno parte della rete collaborano per un obiettivo comune: fare della creatività e dell'industria culturale il centro dei loro piani di sviluppo a livello locale e collaborare attivamente a livello internazionale. La rete delle Città Creative ha tra i suoi obiettivi quello di funzionare come laboratorio di idee e di esperienze innovative intese a capitalizzare il potenziate di cultura e creatività per lo sviluppo urbano sostenibile.
Lerici non e' mai stata conosciuta come una entità gastronomica, lo stesso vale per Portovenere. Il loro mare ormai e' spoglio a parte qualche polpo e i veri creatori della cucina locale purtroppo non ci sono piu....vi ricordate "lupetto"