Nel 2021, anno delle celebrazioni dantesche, continua la serie di premiazioni che il Premio Montale Fuori di Casa ha deciso di dedicare alle Donne, siano esse giornaliste, come già avvenuto il 7 marzo con Tiziana Ferrario, che poetesse ed editrici come avverrà nei prossimi mesi. Il 25 marzo pv verrà infatti premiata per la sezione Poesia la poetessa Vivian Lamarque , il 2 aprile la Fondazione ed il Centro Benedetta D’Intino, nati per volontà della Dottoressa Cristina Mondadori in ricordo della nipotina, l’11 maggio l’editrice Rosellina Archinto e nei mesi estivi la poetessa umbra Rita Imperatori.
Il perché dell’ampio spazio dedicato alle tante donne lo spiegano la presidente del Premio Adriana Beverini e la Vice presidente Barbara Sussi:
“Il Premio Montale Fuori di casa ha deciso di ricordare l’anniversario dei settecento anni dalla morte di Dante Alighieri rendendo un particolare omaggio alla figura femminile, in quanto principale motivo ispiratore per l’opera del “ghibellin fuggiasco” nella sua qualità di donna angelicata, così come lo è stata anche per la poesia di Eugenio Montale. Nella intervista immaginaria del 1946 il futuro Premio Nobel scrisse infatti che ne “Le Occasioni si era affidato alla donna, nella sua molteplice natura di, “nube , angelo o procellaria”.
La prossima premiata sarà la poetessa Vivian Lamarque, “Donna - Nube”, per la leggerezza del tocco che caratterizza le sue poesie nelle quali anche le emozioni e i dolori più intensi appaiono apparentemente senza peso, lievi come le nuvole, pur se, spesso, come ben notò Vittorio Sereni, i versi di chiusura arrivano come una coltellata”.
Così accade nella poesia “Nuvola” : che nuvola gigante guarda si sta/spostando oh guarda quante quante/persone dentro quante dove vanno/saranno milioni e milioni guarda/viaggiano come in vagoni ma leggere pesano come pensieri/ lieti come petali seccati eppure sono/Già morti o che siano i Non ancora nati?
La Lamarque, una delle più apprezzate e conosciute autrici italiane, che con la sua opera è riuscita a conquistare una frangia di pubblico in genere refrattaria alla poesia, verrà premiata il 25 marzo nel giorno in cui, spiegano gli organizzatori del Premio, in Italia verrà celebrato il Dantedì, per porre in un ideale contrasto poetico con la Commedia “Divina” di Dante il carattere “umano” della poesia della Lamarque che si distingue per il suo essere quotidiana, domestica, ed insieme universale.
“Umana” Commedia in cui compaiono gli aspetti più semplici della vita, ma anche quelli più dolorosi, l’amore per gli animali, per la natura, che convivono con i traumi della sua come della vita di ognuno di noi. Nell’ampio corpus poetico della Lamarque centrale è la vicenda autobiografica di abbandono, adozione e ricerca delle origini che la portò “nel mezzo del cammin “ della sua vita, per tornare a Dante,ad affidarsi alla psicanalisi junghiana così come racconta nella poetica trilogia psicanalitica dedicata al proprio terapeuta, il Dottor B.M., nei confronti del quale l’autrice visse un forte transfert, narrato appunto ne Il signore d’oro, ne Il signore degli spaventati e in Poesie dando del Lei.
Dopo i saluti Adriana Beverini, Presidente del Premio, e di Paolo Stefanini, membro del Consiglio Direttivo, a dialogare con la Premiata e a presentarne l’opera sarà il raffinato critico letterario Paolo Lagazzi, che fa parte della Giuria del Premio.
Saggista, scrittore, studioso di letteratura italiana e straniera del Novecento, oltre che critico letterario, Lagazzi è anche un profondo conoscitore di poesia giapponese, del buddhismo zen, di miti e leggende.
A moderare la premiazione Alice Lorgna, PR Manager del Premio Montale Fuori di Casa. Per il perdurare delle norme anticovid anche questa premiazione verrà realizzata sul web e potrà essere seguita sulla Pagina Facebook e Youtube del Premio dalle ore 18.00 del 25 marzo pv. L’evento è inserito nel palinsesto I Talenti delle donne Milano 2020.
Vivian Lamarque - Nata a Tesero (Tn) il 19 aprile 1946, da madre valdese, verrà cresciuta come cattolica dalla famiglia adottiva a Milano. Qui insegnerà letteratura in istituti privati e italiano agli stranieri. Ha pubblicato Teresino (1981, Premio Viareggio Opera Prima), seguito dalla trilogia per il suo Analista junghiano Il signore d’oro (1986), Poesie dando del lei (1989), Il signore degli spaventati (1992). Nel 1996 uscirà Una quieta polvere, da un verso di Emily Dickinson.
Tutte queste opere sono raccolte integralmente nell’Oscar Mondadori Poesie 1972-2002, che contiene anche una densa sezione di inediti. Nel 2007 seguirà Poesie per un gatto e nel 2009 La gentilèssa, raccolta di poesie in dialetto milanese. Nel 2016 Madre d’inverno otterrà importanti riconoscimenti e premi tra cui il Bagutta, il Cetona, il Carducci.
E’ anche autrice di una quarantina di fiabe, a partire da La bambina che mangiava i lupi. E di una serie di fiabe musicali tratte da opere di Mozart, Schumann, Ciajcovskij, Prokofiev, ecc.
Per l’infanzia ha anche pubblicato Poesie di ghiaccio e Poesie della notte. Ha tradotto Prévert, Baudelaire, Valéry, La Fontaine. E nel 2020, per Salani, La guerra di José Jorge Letria. Collabora al Corriere della Sera e alla Lettura e suoi articoli sono stati raccolti in Gentilmente Milano nel 2013.