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Giovane poeta spezzino esordisce con un volume con la prefazione di un grande paroliere

Alfredo Rapetti Mogol ne esalta la modalità di scrittura.

 

"So(u)litude" è la raccolta fresca di stampa di Francesco Matteo Pagano, classe 1995, giovane poeta, cresciuto alla Spezia dall'età di 3 anni, dove attualmente vive. Il suo è un esordio promettente, considerando il beneplacito di un esperto delle parole come Cheope, pseudonimo di Alfredo Rapetti Mogol.

Cheope, figlio della leggenda della musica italiana Mogol, di cui ha seguito le orme diventando un importante autore e scrivendo anch'egli grandi successi per numerosi artisti (tra tutti: "Strani amori" per Laura Pasini, "Il battito animale" per Raf), è dunque uno che di parole se ne intende ed ha fornito un giudizio lusinghiero sul libro di Pagano. Scrive Cheope nella prefazione che ha personalmente redatto per questo volume: «Francesco Matteo Pagano taglia e scava le parole con il rasoio della verità. La sua scrittura poetica non dà adito a nessuna ambiguità, non fa sconti, è esplicita fino al punto di rottura. Ma su questa landa rocciosa di colpo scende la luce calda della tenerezza ad ammorbi¬dire i contorni, a mostrare come radiografia in controluce la fragilità umana che è insita nella sua opera. Tenerezza che riempie gli interstizi della realtà e ridisegna il senso del mondo. Con una parola, un gesto di speranza- e poi prosegue con trasporto e coinvolgimento-. Il territorio poetico di Pagano è fotografia del suo corpo, respira con i suoi polmoni, batte con il suo cuore. Ogni verso è carico dell’inchiostro della sincerità, è cicatrice e testimone di vita vissuta. Il poeta dà del tu al dolore, lo guarda in faccia, diritto negli occhi, questo non impedisce inattese epifanie di luce radente che ci trasportano in impreviste oasi di pace e inattese struggenti felicità».

Studi formativi di livello scientifico, Pagano si avvicina alle materie umanistiche dapprima come autodidatta e, in seguito, in sede universitaria, lasciandosi influenzare da correnti letterarie quali il simbolismo. Come descrive l'autore stesso, la sua poesia è caratterizzata da "un impeto funesto di emozioni e pensieri", facendo trasparire contenuti contradditori, romantici e veri. Un posto speciale è riservato all'amore, ma in tutte le poesie troviamo la vita condensata. Grazie alla scelta di un linguaggio cristallino e contemporaneo, Pagano forgia la sua poesia cercando di renderla accessibile ad un mondo più ampio e non soltanto alla nicchia di pochi eletti, così che anche questa forma d'arte possa raccontare il mondo con forza persuasiva.

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