Affascinante, ma cancellato dalla memoria collettiva. Che cosa fece dell’Esposizione Internazionale di Genova del 1914 uno dei più grandi avvenimenti dell'epoca? E perché se ne e’ quasi persa la memoria? La sua fortuna fu dettata dalla straordinaria capacità dell’uomo di proporre progetti avveniristici e sensazionali. E Lunedì 27 luglio alle 21.45 a Monterosso al Mare presso il Molo dei Pescatori quel momento unico tornerà a rivivere nell’incontro con il giornalista e scrittore Massimo Minella.
“Nessuno però aveva fatto i conti con un’altra caratteristica del genere umano, che è riuscita sovente ad affermarsi: la follia. Quella follia da cui si scatenò da lì a poco la Prima Guerra Mondiale. L'Expo di Genova finì rapidamente nell'oblio, cancellato dai tragici giorni del conflitto che inghiottì anche l'Italia nel 1915. Si perse così la memoria di quei giorni di esposizione internazionale, con i padiglioni eretti in pochi mesi davanti alla stazione di Brignole, nel cuore della città, sotto la regia dell'archistar Gino Coppedè e con infrastrutture e opere dell’ingegno svelate per la prima volta in Italia”, racconta Minella.
Allora come oggi, c’erano le grandi aziende manifatturiere italiane a esporre i loro prodotti, ma c’era soprattutto una comunità pronta a rischiare e a mettersi in gioco. Esattamente ciò che servirebbe oggi per proporre una nuova Esposizione Internazionale da dedicare a quei temi che vedono la Liguria protagonista assoluta della scena globale come l’intelligenza artificiale, la robotica, l’alta tecnologia. Una sfida possibile?