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Prorogata la mostra di Mauro Fabiani da Startè In evidenza

Fino al 28 marzo.

Sarà prorogata fino a venerdì 28 marzo la mostra Bolle Frecce Sciami e Superfici che l'associazione culturale Startè ha dedicato all'artista Mauro Fabiani (La Spezia 1940 - 1999) d'intesa con la moglie dell'artista signora Clelia e inaugurata lo scorso 25 gennaio.
"Non potevamo che rispondere positivamente alle richieste di tanti amici e appassionati alla pittura di Fabiani che, non essendo ancora riusciti a visitare la mostra ci hanno chiesto di avere ancora qualche giorno a disposizione per poterlo fare - precisa Paolo Asti - curatore della mostra e presidente di Startè."

Il lavoro di Mauro Fabiani comincia nel 1964 quando decide di dedicare la sua attività alla pittura, cominciando a esprimersi attraverso autoritratti dipinti ad olio. L'anno successivo partecipa al Premio del Golfo, alla rassegna dei giovani artisti spezzini e lunigianesi, espone alla galleria Il Torretto alla Spezia, dove esporrà ancora nel 1967. Nell'anno successivo, grazie all'amicizia con Tiberio Nicola, si avvicina alle attività del Festival Internazionale del Jazz della Spezia. Negli anni successivi il suo lavoro trova spazio e riconoscimenti di pubblico e critica in numerose mostre e premi, nel 1970 espone alla Galleria 2001 opere ispirate alla musica Jazz, lasciando la pittura figurativa cominciando la serie denominata "Relitti". Numerose le mostre e i premi tra cui il Città d'Imperia dove vince il primo premio con l'opera Muro. Il 1971 lo vede esporre alla Galleria Triade di Torino con 30 opere polimateriche con collage di stoffe o feltri, brani stampati e offset. Da ricordare come con Francesco Vaccarone, Andrea Michi, Graziano Dagna entra nel Gruppo Minotauro di cui Luciano Baldeschi, collezionista e amatore d'arte, è l'animatore. Sempre con gli artisti del Minotauro espone a Villa Marigola di Lerici durante l'anteprima del Festival Jazz. Sempre nel 1972 partecipa alla IX Biennale d'Arte di Mentone inizia la serie delle Lacerazioni e dei Prigionieri, proseguendo con la produzione di opere denominata dei Relitti.

Il 1973 lo vede iniziare la serie I Chiodi che diventerà protagonista di numerose mostre tra cui quella al Gabbiano e Galleria 2001 alla Spezia. Il 1975 vede l'inizio della serie dedicata alle Bolle, alla X Quadriennale di Roma nella sezione dedicata ai giovani artisti espone le opere Superficie con punta, Nascita di una forma e Spine. Negli anni successivi (1976 – 1977 -1978 1979) continua una fervida attività espositiva e parallelamente torna al rapporto con la musica Jazz realizzando a più mani con altri artisti il fondale del palco del Festival Jazz allo stadio Alberto Picco (1978) . Nel 1980 viene assunto dal comune della Spezia come dipendente del settore viabilità e comincia la serie Sciami con cui per tutti gli anni '80 sarà protagonista di numerose esposizioni collettive e personali. Negli anni '90 si dedica alla realizzazione di opere di piccolo formato con chiodi, sabbia, bolle e fili.

Il comune della Spezia gli dedica un'antologica nel 2003 e nel 2007 la galleria 900 la mostra Metamorfosi.

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