Nella complessa ed anche tumultuosa storia della crescita di Sarzana, da piccolo borgo medievale a fregio della via Francigena sino a "figlia prediletta" di Genova, una tappa importante è rappresentata dalla data del 5 novembre 1269. In quella data, nel "castrum Sarzanae", ovvero nel castello di Sarzanello, oggi detto di Castruccio, quindi per così dire "in territorio neutro", i rappresentanti di Guglielomo, vescovo conte di Luni, e quelli del Comune di Sarzana siglarono il testo del primo vero e proprio Statuto comunale della storia sarzanese. Lo Statuto comunale attuale, entrato in vigore il 10 maggio 2000, è certamente molto diverso da quello di 750 anni fa, avendo più natura amministrativa e regolamentare che "pattizia", ma in qualche modo gli è collegato.
Per questo, ricorrendo i 750 anni dello Statuto del 1269, il centro di cultura e formazione "Niccolò V", con il patrocinio dell'Amministrazione comunale, ha voluto ricordare quell'evento con un convegno che si terrà nell'aula consiliare di Palazzo Roderio venerdì pomeriggio, 8 novembre, con inizio alle 15. Il centro "Niccolò V", come è noto, che opera quale centro di cultura dell'Università Cattolica di Milano, è infatti uno degli enti sostenitori del progetto di Enrico Salvatori, docente dell'Università di Pisa, per la pubblicazione online dell'edizione digitale del medioevale Codice Pelavicino. Ed è proprio grazie all'antico Codice, che lo contiene nel suo grande volume scritto a mano dai copisti, che noi possiamo oggi conoscere il testo dello Statuto firmato nel 1269. Il convegno, cui tutti sono invitati, sarà coordinato da Barbara Sisti, direttrice del Museo diocesano di Sarzana. Aprirà i lavori un saluto del sindaco Cristina Ponzanelli. Quattro le relazioni previste a seguire.
Egidio Banti, presidente del "Niccolò V" e docente all'Istituto superiore di scienze religiose della Spezia, parlerà sulla "Sarzana nel Duecento: dalla traslazione della diocesi alla pace di Dante". Seguirà l'architetto Roberto Ghelfi con una relazione sulla conformazione urbanistica della città tra il "piano di ampliamento" del 1230 e i successivi Statuti del 1330. Enrica Salvatori, professore associato di Storia medievale a Pisa, presenterà il testo dello Statuto del 1269 nel contesto sopra citato della nuova pubblicazione digitale del Codice (che in questi giorni, per chi la vuole consultare, presenta in evidenza proprio questa parte del testo). Salvatori si soffermerà anche sulle caratteristiche della vita cittadine di allora quali emergono dal testo statutario. Seguirà infine Edilio Riccardini, storico medievista e collaboratore per l'edizione digitale, riprendendo ulteriori aspetti del testo e del progetto in atto.