"L'azienda ha disdetto unilateralmente il contratto integrativo a febbraio a livello nazionale - ricorda Marco Callegari (Uiltucs) - L'azienda dichiara che è disponibile a sedersi ad un tavolo di trattativa, e noi siamo disponibili per trovare delle soluzioni, ma intanto il premio produzione annuale che era di 1780 euro è stato portato ad un massimale di 1550 euro".
Ma le problematiche non sono legate solo alle questioni economiche, c'è anche una questione organizzativa: "Abbiamo sempre avuto un'organizzazione che dava respiro ai lavoratori con turni secchi - prosegue Callegari - nelle modalità che vogliono portare difatto, anche se azienda non lo dichiara, si arriverebbe ad una turnazione spezzata e flessibile, è inaccettabile".
Mirko Talamone (CISL) pone l'accento sul tema della sicurezza sul luogo di lavoro: "Gli infortuni sono in continuo aumento in questa azienda. Abbiamo presentato una piattaforma alla Metro, ma non hanno neppure voluto trattare e si è arrivati alla disdetta del contratto. L'azienda, sulla sicurezza, si limita a voler programmare una giornata sul tema, noi chiediamo strumenti veri di controllo. Sono stati cancellati 40 anni di contrattazione (il primo contratto integrativo risale al 1974). Questo atteggiamento di muro contro muro è un atto di arroganza che non crediamo sia corretto da parte di un'azienda che lo scorso anno ha fatturato 1 miliardo e 700 milioni solo in Italia, con quasi 5mila dipendenti e quotata in borsa. Vogliamo richiamare l'azienda alla contrattazione".
"Le condizioni di lavoro vengono cambiate radicalmente in maniera negativa - afferma Luca Comiti (CGIL) - Così facendo si incide sul costo del lavoro spingendo i turni di lavoro sulla fascia festiva, complicando la vita alle persone. Per non parlare dei cambiamenti dei parametri del premio, spinti verso il lato aziendale".
"Lo scorso anno siamo stati i migliori dipendenti in Italia, abbiamo preso il premio più alto - fanno sapere i lavoratori - Dietro a tutto questo c'è impegno e dedizione. Se le cose rimangono così il prossimo anno, per il regolamento interno che Metro ha elargito, nella busta paga di febbraio avremo 0!".
C'è comunque un ulteriore pacchetto di 8 ore di sciopero a livello territoriale disponibili, in base a come andrà la trattativa si deciderà come gestire questo ulteriore pacchetto. L'adesione allo sciopero di oggi nello spezzino ha toccato l'80%.