Ci vorranno al massimo ancora due mesi per conoscere il futuro del nuovo ospedale del Felettino. Oggi in commissione sanità il sindaco Pierluigi Peracchini ha fatto il punto della situazione, nel corso di uno degli incontri organizzati per tenere aggiornati i consiglieri comunali sullo stato dell’arte del cantiere.
Le 1.700 tavole sulla variante delle fondazioni del nuovo ospedale, come anticipato da Gazzetta della Spezia, sono ora al vaglio di Ire, la società della Regione che ha il ruolo di stazione appaltante, della Provincia e del Comune, rispettivamente per la valutazione sismica e idrogeologica degli elaborati.
Ad occuparsi della verifica delle tavole per conto di Ire sarà invece un’impresa appositamente incaricata, che ha già confermato la coerenza complessiva degli elaborati.
La valutazione, quindi, stavolta può procedere senza intoppi, a differenza dei passi falsi dei mesi scorsi, quando erano stati richiesti a più riprese ulteriori documenti a Pessina Costruzioni, l’azienda che ha in mano l’appalto del nuovo ospedale.
Per il giudizio finale sulla variante, però, bisognerà aspettare ancora alcune settimane. “Per la valutazione ci vorranno da 30 a 60 giorni – ha spiegato Peracchini – La Provincia ha chiesto due mesi di tempo per la verifica. Se ci sarà un giudizio positivo, si andrà verso la realizzazione dell’opera. La novità è che stavolta le tavole sono coerenti e finalmente valutabili. L’altro punto è la realizzazione della variante della paratia dell’ospedale (per il contenimento della collina lato nord, ndr), che sta andando avanti e si dovrebbe concludere entro la fine del mese, dopo alcuni problemi tecnici”.
Il futuro dell’ospedale è appeso al giudizio sulla variante delle fondazioni che Pessina aveva presentato a fine 2016, per scongiurare il rischio di cedimenti del nuovo ospedale a otto piani, dopo una raccomandazione ricevuta dalla Provincia.
Dopo due anni e mezzo una decisione definitiva non è ancora arrivata. Ma se la variante verrà bocciata, gli spezzini con tutta probabilità dovranno dire addio al nuovo ospedale: il rischio è infatti che Pessina rescinda il contratto e apra un contenzioso legale, con il blocco definitivo dei lavori. Una replica di quanto accaduto fra Toto Costruzioni e Anas per il terzo lotto della Variante Aurelia.
L’unica certezza è che la previsione iniziale per la fine dei lavori, fissata a novembre 2020, non potrà essere rispettata.