“Né rossi, né neri, ma liberi pensieri”, “Per noi gli studenti hanno un unico simbolo, quello della scuola, quello dell’Italia”, questi alcuni degli slogan che hanno portato sotto il Palazzo della Provincia questa mattina alcuni studenti per il presidio indetto dal Blocco Studentesco La Spezia per denunciare le condizioni fatiscenti degli edifici scolastici.
Qualcosa è stato fatto, affermano i ragazzi, ma la situazione rimane ancora critica. I presenti si dichiarano pronti a proseguire la protesta fino a quando i problemi non saranno risolti.
La richiesta principale è quella di indire un tavolo permanente per mettere in contatto diretto studenti e istituzioni, come ricorda Francesco Carlodalatri, referente del Blocco Studentesco: “Abbiamo riscontrato diversi problemi, soprattutto all’ITIS e all’Einaudi, oggi consegneremo un dossier in Provincia con le diverse problematiche di ogni istituto. La situazione è davvero critica ed un presidio del genere può dare un senso diverso rispetto al classico corteo. Il nostro obbiettivo non è sfilare in mezzo alla città ma parlare ai diretti interessati”.
“La settimana scorsa molte aule si sono allagate – ha riferito Nicola Scanu referente provinciale del Blocco Studentesco – Non è una situazione sicura né dignitosa per gli studenti. Cambiare le cose non è facile, questa situazione si trascina da diversi anni, però cerchiamo di spronare le istituzioni a fare qualcosa. Finché ci saranno episodi come quello dell’Einaudi, dove è crollato un controsoffitto in aula, noi saremo qui. Vogliamo un tavolo di confronto permanente con la Provincia per creare un canale privilegiato tra studenti, movimenti studenteschi e istituzioni”.