Il 9 settembre prossimo il Teatro degli Impavidi compirà 210 anni. Oltre due secoli di storia per quello che giustamente è considerato il tempio della cultura sarzanese, testimone silente di vicende artistiche e civili, pubbliche e private che meritano di essere ricordate e raccontate.
Due secoli di storia sarzanese passati da quell’ormai lontano 1809 quando gli otto fondatori terminarono la costruzione dell’edificio connotato come “tempio laico” di cultura e simbolo di una borghesia che, nella Sarzana di inizio ‘800, andava ad affermare il proprio ruolo emergente ed il proprio importante ruolo culturale.
L’allora chiesa e convento dei frati Domenicani, ormai da anni abbandonati, furono sostituiti dal Teatri degli Impavidi e diedero vitalità e linfa essenziale alla città: Luigi Berbucci – Giuseppe De Benedetti – Agostino Magni Griffi – Azzolino Malaspina – Giuseppe Picedi – Gio Batta Picedi Benettini – Cesare Remedi – Gio Batta Valenti - sono i nomi dei lungimiranti accademici che diedero vita all’opera.
In previsione del compleanno del Teatro è nata l'idea di Marianna Zannoni, componente del “Comitato di Indirizzo” del teatro sarzanese: “Ricorda il tuo Teatro! - Il Teatro degli Impavidi nella memoria dei sarzanesi” è il titolo dell’iniziativa che mira alla ricostruzione della storia di questo luogo insieme all’indispensabile coinvolgimento della cittadinanza.
Ne hanno parlato questa mattina in conferenza stampa il Sindaco Cristina Ponzanelli, Marianna Zannoni, Alessandro Maggi e Luciano Bonci.
La storia del nostro Teatro raccontata dai sarzanesi: “Ricercare nelle case e nella memoria ogni tipo di materiale, informazione, documento, aneddoti, ritagli di giornale, cimeli etc... per arrivare al 9 settembre 2019 pronti per festeggiare degnamente il compleanno degli Impavidi – ha esordito il Sindaco – perché raccontare e valorizzare la sua storia è raccontare e valorizzare la città stessa. Negli archivi pubblici è presente molto materiale documentario relativo al teatro ma, presumibilmente, pensiamo che documenti e cimeli ancora più importanti siano stati conservati dalle generazioni di sarzanesi nel corso dei decenni. Lo scopo del progetto, promosso dal Comitato di Indirizzo, è quindi quello di coinvolgere l'intera cittadinanza in un percorso di riappropriazione di uno spazio pubblico di primaria importanza, spingendo i cittadini a cercare nei cassetti della memoria e dei ricordi per ritrovare le tessere del puzzle che compongono la storia del nostro teatro, facendone patrimonio collettivo da condividere con tutti” – ha concluso.
L’esito di questa importante iniziativa quindi va a coinvolgere tutti i cittadini ed il loro impegno sarà basilare per unire tutta la città sotto il tratto distintivo del nostro Teatro: “Chiediamo una prova d’amore collettiva alla città, unita in una importante opportunità ed in un comune amore per la città - ha aggiunto la Ponzanelli - il nostro teatro sta finalmente tornando a essere motore propulsivo della cultura cittadina ed i ricordi che legano gli Impavidi alla nostra città sono promuovere la forte identità culturale e storica della comunità”.
L'Ufficio Relazioni con il Pubblico avrà il compito di interfacciarsi con i cittadini che vorranno mettere a disposizione i documenti in loro possesso (per l’Urp era presente Barbara Rovetti); inoltre è stata attivata la casella di posta elettronica: Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo. dove chiedere o fornire informazioni e a breve verrà aperta anche una sezione dedicata sul web site dell'ente. Per informazioni è anche possibile telefonare ai seguenti numeri 3272460541 – 0187614300.
“Questa si configura come la prima attività del Comitato di Indirizzo – ha spiegato la Zannoni – chiediamo ai sarzanesi di aiutarci a completare la storia ancora frammentata del nostro Teatro, ai loro ricordi ed ai loro cimeli uniremo l’archivio comunale ed una apposita ricerca accademica. I materiali verranno raccolti in Comune, riprodotti e riconsegnati, pronti per organizzare una serata teatrale con opportuno evento e mostra, sperando di riuscire anche a lavorare su un libro dedicato di ricerca e aneddoti. Abbiamo già istituito il logo di questo progetto ed il Leone trovato nella carta intestata degli accademici Impavidi ha trovato la sua giusta collocazione – ha poi aggiunto Maggi – uno spettacolo teatrale è meno effimero di quello che può sembrare perché non termina a fine serata ma entra nella memoria e a volte anche nelle case delle persone, per questo speriamo di trovare molto materiale”.
Ha concluso il Sindaco ringraziando il Comitato di Indirizzo e la Compagnia degli Scarti che: “Ha messo in moto un meccanismo virtuoso per valorizzare il Teatro preso in gestione e, oltre a svolgere le loro dovute mansioni, hanno dimostrato da subito di averlo preso a cuore, valorizzandolo autonomamente e anche investendo in innovazioni energetiche. Per la prima volta da moltissimi anni inoltre – ha aggiunto – il Teatro è aperto in virtù di un’autorizzazione amministrativa vera e propria e non in forza di ordinanze sindacali che avevano evidentemente l’obbiettivo di sopperire a dei deficit di natura amministrativa. Abbiamo avviato un percorso completo e continuiamo ad andare in questa direzione: pensate che solo negli ultimi mesi abbiamo adempiuto ad oltre 32 prescrizioni dei Vigili del Fuoco in materia di sicurezza con l’ottica di arrivare al più presto alla definizione di questa pratica amministrativa con un’autorizzazione finalmente definitiva”.
Bene, la cittadinanza è ora avvisata ed ognuno di noi può contribuire a ricreare e vivere una grande e basilare realtà storica comune che ancora è, e sarà, faro guida della città.