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Idol Art al CAMeC, prosegue il dibattito in commissione In evidenza

Il dibattito sul famoso evento Idol Art avvenuto al CAMeC il 22/12/2018 finisce nella commissione “Controllo e garanzia”.

Tante le domande e le perplessità dei commissari Federica Pecunia, Paolo Manfredini, Guido Melley, Donatella Del Turco e del vice presidente Massimo Caratozzolo in merito all’evento musicale che si è svolto lo scorso 22 dicembre al CAMeC, molte delle quali potrebbero avere una risposta nella prossima commissione del 7 marzo nella quale verranno auditi l’assessore Paolo Asti e l’amministratore unico della Colors Of Sound Dott. Giuseppe Rampini, organizzatore dell’evento.

Dopo il botta e risposta tra il vice presidente Massimo Caratozzolo e l’assessore Paolo Asti, ieri si è ritornati sul “caso”.

“Non era mai stato usato il CAMeC per un evento di questo genere - ha sostenuto Massimo Caratozzolo - Chiedendo accesso agli atti alcune cose mi sono balzate agli occhi: la pubblicità dell’evento che c’è stato il 22 dicembre è partita a novembre però la sala è stata richiesta il 14 dicembre. Mi ha anche colpito anche che a fronte della richiesta del 14 dicembre il 16, una domenica, sarebbe stata fatta la commissione e il 19 sarebbe stata data l’autorizzazione, quando si dice che la burocrazia in Italia è lenta qua non mi sembra. Inoltre si è parlato di un evento charity (beneficenza) scritto sulle locandine e sui social, ma da una prima istanza mi viene detto che nella domanda fatta al comune non c'è traccia di una parte devoluta in beneficenza". 

“A quanto ci risulta la prima domanda informale risale al 7 novembre - risponde la Dott.ssa Marzia Ratti - Dopo abbiamo avuto uno scambio di lettere informale per comprendere la natura di questa festa. Per la questione beneficenza per quel che riguarda gli uffici non c’è stato nessun aspetto che ha toccato la beneficenza, ci è stato detto che ci avrebbero dato 3€ per ogni utente della serata”.

Idol Art è stato un evento che si è svolto al primo piano del CAMeC per un massimo di 290 persone a 25€ a biglietto (3€ a biglietto destinati per l’affitto della struttura).

È stata chiesta l’autorizzazione il 14 e viene svolta tutta l’’attività prevista dall’art 68 del T.U.L.P.S per il rilascio di un’autorizzazione per lo spettacolo - ha confermato la Dott.ssa Laura Niggi - È stata rifatta una valutazione totale per capienza, sicurezza e le vie di fuga. Si è poi svolta la commissione di vigilanza a cui né io né la Dott.ssa Ratti abbiamo partecipato, a me risulta un verbale della commissione di vigilanza che risale al 16 dicembre”.

Il commissario Guido Melley ha chiesto se il giorno dopo la struttura presentava problemi o danni: “Abbiamo trovato i bagni in pessime condizioni - ha risposto la Dott.ssa Marzia Ratti - si è provveduto ad una pulizia, cosa che si sarebbe dovuta fare comunque, in questo caso è stato molto straordinaria. Non parliamo comunque di danni”.

La commissaria Patrizia Saccone ha evidenziato come risulterebbe già nel capodanno del 2010 un evento musicale al CAMeC dal nome “Antithesy”.

Chi non è convinta di questa tipologia di utilizzo per il museo è la commissaria Donatella Del Turco: “Si dovrebbe utilizzare un museo per fare un evento che valorizza l’arte, non mi da l’idea di una valorizzazione questa manifestazione”.

“I musei sono musei, le discoteche sono discoteche - ha riferito il vice presidente Massimo Caratozzolo - Se annunciassi che a marzo ci serve il CAMeC per la festa della donna, faccio una domanda domani e voi mi garantite la sala per l'8 marzo con compartecipazione a biglietto?”. “Non ci sarebbero i tempi tecnici” ha risposto Marzia Ratti.

“Da quello che ho sentito stasera con l’accesso agli atti chiunque poteva avere tutte le risposte” ha detto il commissario Fabio Cenerini ritenendo la commissione superflua, mentre il commissario Giacomo Peserico non trova la magagna: “Non ci vedo nulla di scandaloso se in una struttura come il CAMeC riuscissimo ad incassare qualcosa che ci consentisse di alleviare le spese di questo tipo di museo”.

Si auspica, il commissario Guido Melley, che nella prossima commissione si possa fare chiarezza sulla questione “beneficenza” anche se è rimasto infastidito dal fatto che non ve ne sia rimasta traccia negli atti dell’amministrazione.

Ci sono state altre feste prima, sale date per riunioni politiche o eventi culturali di vario tipo - ha ricordato il commissario Sauro Manucci - Se vogliamo dire che determinati eventi devono portare più risorse al museo o al comune si può dire, l’importante è che i luoghi vivano”.

Tralasciando la vicenda della festa, è la valorizzazione della cultura il tema colto al volo dal commissario Paolo Manfredini: “Credo sia il caso di costruire una mozione per dare vita ad un pubblico dibattito per confrontarci su un tema così importante”.

A questo punto non resta che aspettare la prossima commissione sul tema, in programma per il 7 marzo.

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