Secondo quanto riportato dall'indagine “EduCarie” dell'Aic, presentata a Bologna al 19esimo Congresso internazionale Conseuro, il 95% degli italiani soffre di carie.
Una situazione causata in gran parte delle abitudini di igiene orale scorrette: il 33% del totale, infatti, lava i denti una sola volta al giorno e il 25% lo fa raramente. E non va affatto meglio tra i giovani, considerato che chi ha l’abitudine di lavarsi i denti è solo il 25%. Si tratta di un quadro piuttosto sconfortante che, nonostante la maggiore affluenza verso gli studi dentistici rispetto agli anni precedenti, contribuisce allo scarso livello di consapevolezza del problema della carie.
L’importanza di una corretta igiene orale: cosa fare
Lavarsi i denti dopo ogni pasto è importante, ma è anche necessario usare in maniera corretta tutti gli strumenti utili per una pulizia quotidiana efficace dei nostri denti. Come fare? Prima di tutto bisogna sapere che c’è un ordine ben preciso in cui si dovrebbero utilizzare il filo (o lo scovolino), lo spazzolino e il collutorio.
Di solito, infatti, ci si lava i denti spazzolandoli velocemente e senza fare particolare attenzione né ai movimenti né alla durata dello spazzolamento. Niente di più sbagliato: prima di tutto bisogna rimuovere tutti i residui di cibo dagli spazi esistenti tra un dente e l’altro, per evitare che i batteri contenuti in essi vadano a infettare le gengive; in questa fase è possibile usare sia il filo interdentale sia lo scovolino. Solo dopo questo passaggio si potrà passare al vero e proprio spazzolamento dei denti dall’alto verso il basso, evitando di fare movimenti bruschi o eccessiva pressione. Infine, una buona abitudine prevede l’uso del collutorio (meglio se senza alcool) per completare la pulizia di tutta la bocca.
Spazzolino e dentifricio: sono tutti uguali?
A questo punto è bene sottolineare anche l’importanza della scelta dello spazzolino, che andrà scelto con cura e cambiato ogni 2-3 mesi al massimo, per garantirsi un’igiene sempre efficace. Meglio preferire degli spazzolini con setole morbide e testina piccola come quelli di Biosmalto, in modo da arrivare anche nei punti meno raggiungibili e non erodere lo smalto o irritare le gengive in caso di sensibilità. Anche la qualità del dentifricio non dovrà essere assolutamente sottovalutata e sarà bene prediligere un prodotto con un buon contenuto di fluoro e che sia allo stesso tempo delicato sullo smalto.
Un ultimo consiglio: meglio non ricorrere a trattamenti casalinghi sbiancanti o a dentifrici che promettono cambiamenti miracolosi sin dalle prime applicazioni. Nella maggior parte dei casi, infatti, si tratta di prodotti eccessivamente aggressivi verso lo smalto, il cui uso rischia di provocare macchie antiestetiche sui denti.