La Squadra Mobile ha dato esecuzione, ieri 13 novembre, all'ordine di carcerazione richiesto dal PM e avallato e disposto dal Gip, nei confronti di un trentatreenne bresciano, A.S., detenuto nel carcere della Spezia. L'uomo era indagato per una serie di estorsione e tentate estorsioni, ricettazione, furto e furti aggravati compiuti tutti nell'ultimo anno.
Il primo episodio del quale A.S. si è reso protagonista è una tentata estorsione durante la quale, secondo l'accusa, avrebbe minacciato di spaccare le gambe a un un giovane, in modo da costringere la madre della sua vittima a dargli €70, compiendo così atti diretti in modo non equivoco a procurarsi un ingiusto profitto con relativo danno per la persona offesa, senza riuscire nell'intento per cause indipendenti dalla sua volontà.
Un altro episodio per il quale l'uomo risulta indagato è una estorsione consumata e una tentata estorsione continuata: sempre alla Spezia, nel mese di ottobre, in giorni diversi e con più azioni, da prima con minacce all'incolumità personale e successivamente con la minaccia di fare il suo nome sia alla polizia che ai suoi soci rivelando come egli fosse destinatario di una certa qualità di cocaina trovato in possesso dello stesso A.S. in occasione di un precedente controllo di Polizia (in realtà, si è accerto, mai avvenuto) avrebbe costretto uno spezzino a consegnargli in tre diverse occasioni 500, 300 e 250 € per un totale di €1050. Anche in questo caso, A.S., si procurava questo ingiusto profitto e compiva in queste circostanze atti diretti in modo non equivoco a ottenere dalla parte lesa somme di denaro senza poi riuscire nell'intento per cause indipendenti dalla sua volta. Un altro episodio di ricettazione invece si riferisce ad un fatto avvenuto nel luglio 2018 quando, al fine di procurarsi un ingiusto profitto, l'uomo riceveva €1300 e alcuni monili in oro che provenivano da un furto commesso a danno di una anziana signora, che però aveva ritenuto di non sporgere querela nei confronti della nipote che aveva perpetrato il furto.
Ancora un episodio di estorsione, l'8 ottobre 2018 quando A.S. avrebbe minacciato di rivelare al padre della donna autrice del furto ai danni dell'anziana, che questa aveva rubato i monili in oro, costringendola a dargli ulteriori €100.
In ultimo, gli è contestato un reato di furto aggravato poiché a Bocca di Magra, nel maggio 2018 si sarebbe impossessato di un tablet della Apple sottraendolo al legittimo proprietario che l'aveva lasciato all'interno della sua autovettura.
Per tutti questi motivi, sussistendo a suo carico gravi indizi di colpevolezza cristallizzati dall'attività investigativa dalla della Squadra Mobile è stato emesso l'ordine di carcerazione, che ha raggiunto l'uomo direttamente in carcere, dove si trovava per altri motivi.