Una grande festa per un grande club: i 30 anni dell'Orgoglio spezzino festeggiati da oltre 200 tra tifosi, appassionati, giocatori di ieri, di oggi e di domani, che hanno riempito Alinò.
La passione per la maglia dello Spezia senza se e senza ma, testimoniata da chi quella maglia l'ha indossata 30 anni fa, come Andrea Telesio, che ancora si emoziona come un ragazzino a rivedere i suoi gol che sfilano nello schermo, con tanti, tantissimi idoli che sono passati di qui e si sono fermati, oppure che da qui sono partiti e sono rimasti come il grande mister Sergio Carpanesi.
Di quei tempi ieri sera c'era Sergio Ferretti, il poeta, elegante in campo come nessuno, ancora classe da vendere in cravatta e occhialetti, insieme a Boggio, Tarasconi, Rollandi, Paperino Stabile, Max Guerra, rappresentanti di squadre che qui hanno fatto la storia, lì giocò anche Lucio Spalletti che interviene telefonicamente grazie a Milo Campagni: "Mi dispiace non essere con voi, per essere diventato un grande allenatore devo dire grazie alla Spezia e allo Spezia dove ho imparato a soffrire".
E ancora, indietro nel tempo: Bonanni, Sassarini, Giulietti, Rossinelli, Di Staso (capocannoniere con Barbuti, 41 gol in 2), non va al microfono ma c'è pure l'ingegner Piero Iacopetti, over 70 che alla Spezia ha lasciato il cuore, e poi come in una macchina del tempo i talenti di oggi, fieri di essere spezzini: Giulio Maggiore, Luca Vignali, Simone Bastoni, David Okereke, che proprio spezzino non è ma qui ha trovato l'amore e le cure per diventate un campione.
E ancora Beppe Vecchio, Mariano, Melucci, Biso, Pepe, Gorzegno, Mingazzini, Pampaloni, tanti di loro ancora oggi impegnati alla guida delle giovanili aquilotte e questo è davvero un valore aggiunto per il vivaio, e poi ancora...Nicola Padoin che con una gamba sola stese la Juve in una magica notte all'Olimpico di Torino, e gli brillano ancora gli occhi al solo ricordo.
Una serata così, avanti e indietro nella storia di una passione senza fine, con i tifosi del Savona sempre gemellati, il super-tifoso "Meche" Mecherini che porta il saluto della Ferrovia, degnamente rappresentata in una tavolata di amici, vicino al palchetto con il monitor che rimbalza le immagini dei gol di sempre il mitico dirigente Andrea Balderi a distribuire sciarpe e strette di mani, la tifossisima Liviana Ratti a consegnare gagliardetti, Massimo Lombardi con Fede La Valle a raccontare le tappe di un successo targato Spezia, in fondo alla sala il presidente Tiziano Leonardi, Himalaya silenzioso e soddisfatto e un ricordo per tanti tifosi scomparsi, e sicuramente ci dimentichiamo qualcuno.
C'è spazio anche per lo Spezia di oggi, con mister Pasquale Marino, il segretario Pietro Doronzo, l'ad Luigi Micheli , il presidente Stefano Chisoli (che rinnova i saluti di patron Volpi), il team manager Nazario Pignotti, il dirigente Luca Maggiani e l'addetto stampa Leonar Pinto, a suggellare un rispetto e un attaccamento che fa rima con progetto e ambizione.
Alla fine torta d'ordinanza, baci ed abbracci, arrivederci al prossimo anno: Orgoglio, una storia ancor tutta da scrivere targata Spezia, più che un club: uno stile di vita.