A lanciare l'allarme, da Ponente a Levante, sono i responsabili territoriali della Confederazione Italiana Agricoltori. «Il vento ha provocato danni ingenti a serre e coltivazioni nella zona di Sarzana e in Val di Magra. Naturalmente, in questo periodo dell'anno, sono stati soprattutto gli ulivi a riportare le conseguenze peggiori, con tantissime olive andate perdute ed il rischio concreto di un forte calo nella produzione e nella qualità dell'olio», riporta Alessandro Ferrante, presidente di Cia Liguria di Levante, l'associazione costituitasi la scorsa primavera per rappresentare le strutture territoriali unificate delle province di Genova e La Spezia.
Situazione altrettanto grave a Ponente, come riferisce il direttore di Cia Savona, Osvaldo Geddo: «Il vento ha fatto strage, soprattutto, tra Albenga e Ceriale, dove sono stati danneggiati tunnel, serre e magazzini. Anche per noi il danno è diffuso soprattutto in olivicoltura, dove la perdita di produzione sarà sicuramente superiore ad un terzo del raccolto. Un dato ancora più grave se pensiamo alle premesse di questa annata, dato che ci si attendeva un ottimo raccolto sia dal punto di vista quantitativo che qualitativo e che, adesso, le previsioni andranno necessariamente riviste al ribasso».
«Le ricadute del maltempo sulle coltivazioni liguri sono state ingenti sia a Levante che a Ponente - sintetizza Aldo Alberto, presidente di Cia Liguria -. Occorre dunque che la Regione proceda con urgenza ad una ricognizione dell'intero territorio, ed invitiamo le stesse aziende a segnalare con tempestività i danni subiti».