Di nuovo in piazza, bandiere in mano, al grido “scudo e spada dell’Italia siamo noi”. Dopo la “ronda” di mercoledì scorso a Sarzana, una trentina di militanti di CasaPound questa sera hanno manifestato in piazza Brin. Al centro dell’attenzione, ancora una volta, i temi della sicurezza e dell’immigrazione. “Questa era una delle piazze più belle della città – ha scandito al megafono Francesco Carlodalatri, responsabile provinciale del movimento –, oggi è completamente lasciata a sé stessa. Il quartiere Umbertino è diventato il manifesto assoluto dell’abbandono di intere zone della città da parte delle istituzioni”.
Il riferimento è a “una serie di raccapriccianti fatti di cronaca”. Da ultimo il brutto episodio della rissa nella notte del 12 settembre, tra via Napoli e via Nino Bixio, per la quale proprio oggi è stato denunciato un altro ragazzo dominicano del ’91. “Nell’ultima settimana siamo stati nel quartiere e abbiamo trovato assoluta paura da parte dei residenti. In tanti ci hanno contattato per diversi problemi – ha continuato Carlodalatri – Hanno il terrore di circolare nella piazza, per timore di essere aggrediti e molestati. Siamo qui per smuovere la politica. Pensate quanto è grave se un cittadino comune è costretto a contattare un movimento politico per un problema che dovrebbero risolvere le istituzioni”.
Sotto accusa c’è soprattutto l’alta percentuale di stranieri residenti nel quartiere (molti dei quali in piazza, a pochi metri dai militanti, durante il presidio): “Da anni la nostra posizione è il rimpatrio degli immigrati che commettono reati. Chi delinque deve immediatamente tornarsene nel proprio paese”.