Un rinnovo del contratto che definiscono “NON dignitoso, peggiorativo e squalificante”: è questa la motivazione alla base dello sciopero proclamato dal NURSIND, il sindacato delle professioni infermieristiche.
Sciopero nazionale con manifestazione a Roma e manifestazioni in molte città italiane, compresa La Spezia dove, questa mattina, circa 30 lavoratori si sono ritrovati per un presidio davanti all'ospedale Sant'Andrea. Un'altra ventina sono invece partiti alla volta della capitale per la manifestazione nazionale.
Parlare di numeri e di adesione è, però, nel complesso, in questo caso, molto difficile, in quanto nel settore dell'emergenza l'adesione allo sciopero è “virtuale” in quanto tutti coloro che erano previsti in turno nella giornata odierna devono comunque andare al lavoro.
Le motivazioni dello sciopero sono legate in primo luogo al contratto di lavoro e ad un rinnovo che il NURSIND considera non adeguato, anzi peggiorativo.
“Rimanendo impassibili alle proposte contrattuali esposte corriamo il rischio concreto - afferma il sindacato - di non salvaguardare i diritti di salute della cittadinanza e di impoverire inesorabilmente la Sanità Pubblica e l'assistenza”.
Il NURSIND, quindi, scende in piazza contro gli aumenti salariali irrisori dopo 10 anni di blocco; per un finanziamento delle competenze avanzate e specialistiche; per una revisione economica delle indennità ferme dal 1994
e per il rispetto dell'inderogabilità delle norme sull'orario di lavoro.