Sorpresa inaspettata per i Carabinieri della Compagnia di Sarzana: ieri avevano pianificato l’irruzione in un appartamento in cui avevano individuato la presenza di N.M., un marocchino 42enne sul cui capo pendeva un ordine di carcerazione a seguito della condanna ad un anno e sette mesi di reclusione per spaccio di stupefacenti. L’uomo, che si trovava in compagnia di una donna italiana, nel corso della perquisizione, è stato inoltre trovato in possesso di tredici dosi di hashish e trecento euro, sospetto provento dell’attività di spaccio.
Il colpo di scena è però emerso proprio quando i militari hanno controllato la donna che, sprovvista di documenti, ha declinato le proprie generalità. Pur risultando incensurata al terminale, gli investigatori l’hanno comunque sottoposta ad un controllo delle impronte digitali e l’esito restituito dalla banca dati è stato sorprendente: anche su di lei risultava pendere un ordine di carcerazione per una condanna a due anni e tre mesi di reclusione per una serie di reati commessi tra il Piemonte e la Liguria nel corso degli anni. Nel tentativo di sottrarsi all’arresto, infatti, la donna, Nunzia T., 44enne, aveva declinato le generalità della propria sorella Silvana T., con la quale la somiglianza è notevole, sperando di riuscire ad ingannare un controllo superficiale.
Per la coppia di Bonnie & Clyde si sono così aperte le porte del carcere spezzino e del carcere femminile genovese. Inoltre entrambi dovranno rispondere di ulteriori reati: lui del possesso di stupefacenti e lei di sostituzione di persona e falsa attestazione sulla propria identità.