Sicurezza e vulnerabilità sismica per le nostre scuole è stato il titolo della conferenza pubblica organizzata ieri dalla lista civica Sarzana per Sarzana, inserita nel programma 'Tutti possiamo parlarne' dove i promotori cercano di dare voce pubblica alle esigenze reali dei cittadini. L’argomento sicurezza scuole è in breve diventato scontatamente 'leitmotiv' principale della già aspra campagna politica in corso: “Scontatamente” per l’importanza dell’argomento e anche, nella serata in questione, per l'assenza del Sindaco e dei tecnici comunali invitati all’assemblea. Il folto pubblico intervenuto era reale, preoccupato e soprattutto frastornato dall’accavallarsi di notizie discordanti sulla scuola che ospita i propri figli, perlopiù genitori che hanno ascoltato e partecipato attivamente alla discussione cercando di capire.
Se da parte dell’Amministrazione infatti vengono rassicurazioni ed impegni, da parte dell’opposizioni fioccano le richieste di chiarimenti su una perizia del 2016 apparsa all’onor di cronaca solo di recente: “Scovata in qualche modo dal Consigliere Chiappini, ma tenuta nascosta sotto il tappeto – denuncia il candidato Sindaco Paolo Mione – nascosta anche a chi faceva parte allora dell’Amministrazione, ma considerato a ragione troppo critico”. L’argomento è ormai ben risaputo e riguarda l’indice di vulnerabilità sismica delle scuole Poggi Carducci di Sarzana, sottoposte ad una perizia nel 2016 il cui risultato desta preoccupazione: una capacità di rischio sismico definita nella relazione “Modesta, di un edificio scolastico che per legge deve vantare un indice di rischio almeno superiore ad “1”, mentre per l’edificio della Poggi Carducci e relativi corpi di ingresso è stato determinato un indice più basso, di circa “0,1”. “L’edificio ha carenze strutturali e geometriche diffuse a tutti gli elementi di telaio – leggiamo sulla relazione – la modesta Capacità di Resistenza alle azioni sismiche risultante dall’analisi è indubbiamente legata alle caratteristiche meccaniche dei materiali scaturite dalle indagini effettuate. Tali valori scadenti di resistenza, uniti alla geometria dei fabbricati costituiscono un forte pregiudizio strutturale che condiziona fortemente la capacità di resistenza dell’insieme”. L’Amministrazione nel frattempo continua a rassicurare sull’agibilità della scuola, pur prendendo atto della perizia, valutando gli interventi atti a renderla più sicura e attaccando chi reputa colpevole di creare inutili allarmismi. E tra questi vengono inseriti ovviamente Sarzana per Sarzana di Mione, Sarzana in movimento”di Valter Chiappini che da tempo denuncia la cosa e Sarzana Popolare di Roberto Italiani, fautore di un convegno recente dedicato al Sisma Bonus e all’inserimento/aggravamento della città in zona sismica 2. “Ringraziamo i genitori e gli insegnanti intervenuti, scusandoci per avere creato l’allarme inutile di cui ci accusano – ironizza Mione – in realtà chiediamo solo informazioni sulla perizia in questione, perizia fatta controllare da tecnici esterni che ci hanno confermato la sua gravità”.
In sala erano presenti due ingegneri esterni a spiegare le preoccupazioni di Mione, Gianfranco Zucconi e Fabio Baldi, oltre all’ing. Claudia Bedini , attivista di Sarzana per Sarzana intervenuta a titolo personale come libero professionista. “E’ pericolosa la scuola? Che lo spieghino bene, perché sotto lo 0,1 di indice trovato c’è solo lo zero, e non certo l' 1 richiesto dalla Legge – insiste Mione - la XXI Luglio aveva un indice superiore alle Poggi Carducci ed è stata chiusa, come pure la scuola di Roccastrada (Grosseto), ora sequestrata e con il Sindaco indagato. Il concetto è che un evento sismico non è prevedibile, mentre prevedere ed evitare rischi ai bimbi dovrebbe essere dovere degli amministratori. Sono passate già due estati dalla perizia e ancora non è stato fatto nulla, anzi, hanno anche aggiunto i bimbi dell’asilo al terzo piano. Nel mentre non è ancora stata stanziata alcuna somma per l’intervento ma si sono spesi 16.000 euro per il Profumo Sarzana e 100.000 euro fuori bilancio per la mostra di Andy Warhol. Esiste una parola chiamata 'Priorità', la conoscono?"
Presente tra i relatori anche il Consigliere regionale Francesco Battistini: “Quando si ha una problematica del genere occorrono soldi si, molti, ma su quali basi si devono chiedere? Servono decisioni e capacità, progetti e obiettivi: Sindaco Cavarra, ha idea di cosa fare su queste scuole? Governare è difficile e i costi per questi interventi sono alti, ma esistono dei canali di finanziamento, qualcuno asserisce che il Sindaco avrebbe chiesto in Regione, con avuto risposta negativa. Bene, sono andato a controllare e non ho trovato niente, tranne una somma per la palestra. Dove l’ha mandata la richiesta? Quelle di Arcola, S.Stefano, La Spezia, Beverino e Calice al Cornoviglio le ho trovate, Sarzana no. Il Consigliere Antola dice che stanno studiando la situazione, ma sono già passati 22 mesi dalla perizia, dovrebbero smettere di studiare e decidersi ad intervenire”.
Le Poggi Carducci sono state costruite nel 1963, su un progetto del 61 e sono chiaramente datate e difficilmente in regola con le moderne richieste di Legge, ma capienti numericamente, e la difficoltà di ricollocare altrove gli studenti è alta. Ma il nervosismo e le discussioni in sala salgono piano e qualche genitore comincia a chiedere che sia fatto un esposto alla Procura. Presente tra il pubblico anche il Presidente del comitato “Scuole Sicure” di Santo Stefano che spiega ai genitori quanto sia importante il loro attivarsi, chiedere e pretendere risposte, e consegna degli opuscoli informativi sul come organizzarsi. “In aggiunta agli ordini del giorno in discussione il 21 febbraio in Consiglio comunale aggiungeremo la richiesta di sgombero della scuola – conclude un arrabbiato Mione – venite in Consiglio ad ascoltare le “Ciance” raccontate da un Sindaco che dovrebbe solo che dimettersi. La scuola va chiusa, non lo diciamo noi, lo dicono la perizia, gli ingegneri e la Cassazione. Un Consigliere comunale deve entrare nel merito politico e solo chiedere, ma voi genitori avete un potere superiore, cominciate a non mandare più i vostri figli a scuola e vedrete che le soluzioni appariranno come per magia, teneteli a casa e vedrete che qualcosa si smuoverà, avviate un esposto e noi saremo tra i primi firmatari. Un Sindaco che si nega ai cittadini non è un Sindaco ed i tecnici non vivono in una torre d’avorio, hanno il dovere di spiegare, ma anche loro non sono venuti”.