In un sabato piovoso ci pensa Michele Denegri a sollevare dal torpore invernale i portoveneresi e i giornalisti. Un doppio appuntamento che ha lo scopo dichiarato di "svelare" senza equivoci gli interessi dell'imprenditore torinese che si è aggiudicato l'immobile storico e si prepara a trasformarlo in un unicum di accoglienza per aprire i battenti nella primavera del 2020.
Coinvolgere la cittadinanza per trovare materiale in grado di aiutare l'imprenditore a ricostruire la memoria storica di "questo affascinante luogo" è alla base dell'incontro odierno denominato "Quattro passi nella locanda". Un ottimo modo per coinvolgere e rendere partecipe la popolazione del Borgo sulle intenzioni future di chi gestirà la rinata locanda.
Denegri ha incontrato la stampa locale per lo stesso motivo, per sgombrare il campo da possibili equivoci ( miliardario, colonizzatori, asso pigliatutto etc.) Sono solo alcune delle definizioni che stanno strette ed infastidiscono colui che ha sborsato 6 milioni di euro per l'acquisto dell'immobile e ne spenderà probabilmente altrettanti per la ristrutturazione e la trasformazione in un luogo dedicato al "lusso contemporaneo" la possibilità cioe per i clienti (comunque facoltosi visto il livello) di poter accedere ad un'esperienza di soggiorno legata sopratutto all'unicita' del territorio.
Un territorio che offre elevate potenzialità e che per "funzionare" necessita di cura e di attenzione, come dimostra la frase "il quadro più bello è ogni finestra" pronunciata a seguito di domande della stampa a proposito della sua opinione sul futuro della Palmaria. "Deve restare il gioiello che è, un luogo conservato integro e che rende ogni finestra della futura Locanda un quadro insostituibile".
Un imprenditore che rivendica origini popolari, che crede che gli investimenti debbano avere una forte valenza sociale, con ricadute positive sul territorio ospite, pena la perdita di significato del suo ruolo di imprenditore.
Chiede rapporti collaborativi con i media, contatti stretti e collaborazione oltre che con le amministrazioni anche e sopratutto con le realtà associative legate all'ambiente, allo sviluppo sostenibile, al recupero degli immobili storici quali le fortificazioni.
"Servire prodotti coltivati a 500 metri di distanza, magari in Palmaria, questo è il lusso, tanto quanto permettere a turisti facoltosi di passeggiare in un borgo reale, vissuto, in mezzo alla gente che vive la quotidianità di un luogo pieno di bellezza e di storia".
La cultura secondo Denegri è il lusso, il tempo lento del Borgo, la sua gente, le atmosfere non solo estive ma anche la valorizzazione della "bassa stagione", il valore aggiunto che la presenza della nuova Locanda potrà dare ai commercianti del Borgo e alla popolazione.
Insomma, niente aspettative "gonfiate" ma una chiarezza e una trasparenza richieste e offerte a gran voce, da parte di un imprenditore abituato all'eccellenza che promette poco ma dà l'idea di voler realizzare molto.
L'intenzione è quella di far rivivere l'atmosfera di inizio secolo, gusto, charme, camere ampie e suites, per offrire un soggiorno che faccia sentire gli ospiti davvero a "casa". "Rilanciare luoghi storici dal prestigioso passato, conferendo un respiro contemporaneo e internazionale" è la dichiarazione di intenti.
Legare questa avventura imprenditoriale a ciò che si è detto ieri a proposito della DOM il nuovo progetto per la Destinazione Turistica Golfo e Terre dei Poeti, è facile, in definitiva abbiamo scoperto che il Golfo della Spezia è davvero considerato un luogo con "ottime potenzialità" e il fatto che imprenditori comincino a investire fa certamente ben sperare.
