"Riguardo alla questione Saturnia è bene fare chiarezza rispetto all'intervento più in generale e ai rilievi mossi in sede di Valutazione di Impatto Ambientale (VIA) da parte della Regione Liguria.
I rilievi di natura tecnica mossi in sede di VIA: si tratta, in particolare, principalmente di rilievi di natura geotecnica con la richiesta di una maggiore prudenza riguardo ai parametri di stabilità e di regimazione delle acque da assicurare nella gestione del sito. Viene inoltre suggerito un diverso approccio alla messa in sicurezza dei rifiuti già abbancati "e tali da far esprimere un parere non positivo, a meno di una rielaborazione del progetto tecnico".
Contestualmente, tuttavia, bisogna anche dire, per completezza di informazione, che si è riconosciuta nessuna criticità significativa in tema di aria, in tema di impatto sulla "qualità ambientale dei corpi idrici significativi", in termini di rumore, di incidenza su flora e fauna e in termini paesaggistici. Vi è inoltre il riconoscimento dell'utilità dell'iniziativa per la realizzazione del Piano Regionale di Gestione dei Rifiuti anche in assenza della qualificazione di discarica di servizio
A fronte di quanto emerso in sede di VIA, ACAM si è mossa immediatamente per una rielaborazione del progetto tecnico che risponda a tali rilievi. Innanzitutto è stato revocato bonariamente l'incarico all'ATI responsabile della progettazione, non pagando integralmente quanto pattuito, ed è in corso l'affidamento della revisione progettuale che sia in grado di rispondere appropriatamente alle osservazioni. I costi di questa operazione verranno sostanzialmente recuperati dai minori pagamenti all'ATI che si era aggiudicata a suo tempo la gara per la progettazione.
Ad essere riviste saranno dunque le modalità tecniche dell'operazione, adeguandosi alle osservazioni del comitato di VIA, non di certo le finalità dell'intervento: ripristino ambientale del sito tramite conferimento di tipologie prestabilite di rifiuti da conferire (FOS e in parte Inerti) e messa in sicurezza della parte di discarica già utilizzata nel passato.
Anzi, è oggi realisticamente prevedibile una riduzione della volumetria complessiva dell'utilizzo del sito e conseguentemente, per assicurare l'equilibrio economico finanziario, le percentuali di utilizzo tra FOS e inerti, privilegiando il conferimento di FOS sugli inerti, indicazione peraltro emersa anche in sede di VIA.
Nelle osservazioni trasmesse dalla Regione Liguria viene inoltre fortemente "consigliato" di qualificare Saturnia come discarica "di servizio", ottemperando a quanto previsto dal Piano Regionale di Gestione dei Rifiuti, che prevede la realizzazione di una discarica di servizio per gli impianti di trattamento della provincia della Spezia. La qualificazione come "discarica di servizio", per quanto auspicata in sede di VIA, non appare tuttavia vincolante e, stante i vincoli del Comune della SP sui materiali da conferire (FOS e in parte inerti), condivisi da ACAM Ambiente non appare questione di sostanza visto che è pacifico che il FOS da conferire e di cui stiamo parlando è in primo luogo quello prodotto dall'impianto
di Saliceti e quindi Saturnia è naturalmente a servizio del suddetto impianto per il FOS.
Viene riconosciuta comunque l'utilità dell'intervento che provvede alla bonifica di Saturnia ai fini del raggiungimento degli obiettivi del Piano Regionale di Gestione dei Rifiuti.
Detto questo per quanto attiene il Comune della Spezia:
a) I rilievi della commissione Via sono di natura tecnica ed in questo senso il Comune non ha nessuna responsabilità o competenza rispetto agli elaborati di Acam Ambiente. Il Comune, ci pare, abbia sempre espresso massima fiducia nella commissione di VIA regionale a cui ha rinviato ogni considerazione nel merito progettuale.
b) Le dichiarazioni dell'Assessore Tartarini, che anticipano un giudizio del Comune capoluogo nelle sedi competenti in ordine alla discarica di servizio hanno una dimensione politica che non può appartenere all'Azienda, per noi parleranno i contenuti del progetto che, sotto gli occhi di tutti appena potremo presentarlo, dovranno venire valutati per i benefici che portano.
c) D'altra parte, il Consiglio Comunale della SP si è già espresso in maniera favorevole al progetto ACAM in occasione dell'approvazione del Piano di riassetto 182 bis di ACAM con la
deliberazione n.17 del 2013 e ancora successivamente con l'approvazione delle modifiche al Piano di ACAM Ambiente con la deliberazione n.50 del 2015".