Questa mattina i Carabinieri del Nucleo Investigativo del Reparto Operativo del Comando Provinciale della Spezia e della Sezione di P.G. della locale Procura della Repubblica hanno dato esecuzione ad una Ordinanza di applicazione di misure cautelari emessa dal G.I.P. del locale Tribunale nei confronti di cinque persone, indagate tutte per il reato di truffa e, a vario titolo, per delitti in materia di falsità ideologica, sostituzione di persona e riciclaggio.
L'indagine, coordinata dal Procuratore Dott. Antonio Patrono, è stata avviata a seguito di due denunce sporte agli inizi del 2016 presso la Stazione Carabinieri di Riccò del Golfo (SP) da parte di una casalinga 40enne e di un pensionato 78enne, entrambi della Valdurasca, che si sono visti spogliati della proprietà di loro immobili siti nel prestigioso quartiere Migliarina della Spezia.
Le investigazioni hanno accertato che gli indagati, attraverso documenti di identità falsificati, sostituendosi ai due denuncianti, si presentavano davanti a ignari notai e gli inducevano a predisporre procure speciali false, mediante le quali vendevano le suddette unità immobiliari ad acquirenti, anch'essi ignari, per il prezzo complessivo di 100mila euro.
Uno di loro, inoltre, trasferiva la somma di 30mila euro circa, una parte dei proventi delle suddette vendite, su più conti correnti bancari e postali intestati ad un 60enne cittadino bulgaro, già residente a Carrara (MS) - ma dal 2015 irreperibile sul territorio nazionale - al fine di ostacolare l'individuazione della provenienza illecita.
Nel medesimo contesto, un'altra indagata è stata tratta in arresto e posta agli arresti domiciliari da personale dell'Aliquota G.d.F. della Sezione di P.G. della Procura della Repubblica della Spezia.
Gli arrestati sono: T.D., 53enne, originario di Foggia, residente alla Spezia; G.A., 54enne, residente alla Spezia; T.D., 44enne, residente a Massarosa (LU); M.M, 55enne, residente a Vezzano Ligure (SP), condotti alla casa circondariale della Spezia; mentre: M.V., 24enne, spezzina e P.S., 74enne, residente a Licciana Nardi (MS) sono stati posti al regime degli arresti domiciliari.