Nel bagno nuovo fiammante allocato a piano terr all'entrata dell'ospedale Sant'Andrea, subito dopo il casottino del Tribunale del malato campeggia un cartello con lettere a caratteri cubitali per informare che occorre tirare il cordicino che pende dal soffitto solo in caso di emergenza: ci mancherebbe altro, quel segnale è collegato direttamente -spiegano le scritte - con il 118. Ma la dicitura curiosa è quella stampata in mezzo al cartello, che aggiunge al tono decisamente allarmistico del cartellone un che di imbarazzante: "area soggetta a videosorveglianza". A far la pipì (o qualcos'altro) con il Grande Fratello no, questo proprio non si può accettare. Eppure c'è scritto così, e non compare nel wc di un bar gestito da privati, ma nel servizio igienico di un ospedale pubblico. A guardarsi intorno, a dire il vero, non si vedono occhi di telecamere spuntare da qualche angolo del soffitto, forse quella scritta c'è al solo fine di "scoraggiare" comportamenti maleducati o irrispettosi. Ma è la prima a non rispettare le regole.