Vero è che l'ATO spezzino, attraverso il gestore prevalente Acam acque, trasferisce acqua al gestore toscano confinante, ma solo a scopo di integrazione. E' pacifico che tale trasferimento di acqua sia assicurato dall'ATO ligure al territorio confinante nella misura in cui risulti compatibile con il soddisfacimento del fabbisogno dell'utenza gestita da Acam acque.
"Nella circostanza dell'ultimo week end, - precisa l'azienda - nessuna disfunzione impiantistica si è generata a carico degli impianti di Acam acque deputati, tra le altre cose, all'adduzione della quota integrativa verso Fosdinovo, mentre risulta che, per motivi a noi non conosciuti ma ragionevolmente riconducibili ai classici episodi di guasto impiantistico e/o di perdita di rete e/o di maggiori consumi d'utenza, il fabbisogno idrico relativo all'utenza Fosdinovese sia aumentato non solo ad di là della capacità di fornitura idrica "autoctona" ma anche rispetto alla capacità di integrazione ordinariamente disponibile dall'ATO ligure".
Detto questo, è altrettanto importante evidenziare il consolidamento negli ultimi anni di un'ottica collaborativa e solidaristica tra le 2 gestioni e i 2 ATO confinanti, comprovato dalla presenza di ben 4 punti di "consegna e misura" dell'acqua e da un volume trasferito verso il territorio toscano, nel solo 2014, superiore a 250.000 metri cubi.
Ovviamente Acam acque è a disposizione per approfondire con il gestore confinante eventuali esigenze incrementali, anche solo di picco, alle quali dovrà corrispondere un assetto infrastrutturale coerentemente modificato, in particolare riferito, per quanto a nostra conoscenza, alla capacità di adduzione interna al territorio Fosdinovese.
Un ultimo chiarimento è d'obbligo in funzione di una tempestiva e pertinente risposta operativa in caso di disfunzione del servizio idrico integrato a Fosdinovo: le segnalazioni di guasto vanno inoltrate esclusivamente a Gaia s.p.a, come pure a Gaia s.p.a va indirizzata ogni forma di interlocuzione istituzionale. Il che consentirà per il futuro di evitare corto circuiti o duplicazioni dei canali comunicativi che finiscono con il complicare o tardare la risposta operativa, oltre a generare equivoci sulle responsabilità gestionali.