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Grazie alle Hansa 303 della Lega Navale, Chrystian rivive l'emozione della vela dopo diciotto anni In evidenza

di Anna Mori - L'occasione è stata la regata organizzata dalla Sezione Velica della Marina Militare in occasione delle celebrazioni di Santa Barbara.

L'entusiasmo e l'energia hanno contraddistinto la tradizionale Veleggiata di Santa Barbara, organizzata dalla Sezione Velica del Comando Interregionale Marittimo Nord. L'evento ha visto la partecipazione di membri dello SVMM e soci della Lega Navale della Spezia, tutti uniti dalla passione per il mare.

Numerose imbarcazioni hanno preso parte alla regata in onore della patrona della Marina Militare Santa Barbara, che si è svolta nelle acque del Golfo della Spezia. I partecipanti si sono sfidati sotto un vento di tramontana di circa 10 nodi, che ha permesso di mettere alla prova le capacità di tutti, dai velisti esperti a quelli meno pratici.

Un momento particolarmente significativo è stato l'intervento del socio LNI Marco Rossato, primo velista paraplegico a circumnavigare l’Italia, anche in solitaria, con la sua barca a vela "Tornavento", un'imbarcazione di quasi 10 m adattata. A bordo di un Hansa 303 della Lega Navale, Rossato ha accompagnato in mare Chrystian Gibaldi, anche lui diversamente abile e socio della Lega Navale della Spezia, che dopo 18 anni ha avuto il piacere di tornare a veleggiare.

Abbiamo contattato Chrystian telefonicamente, questo il suo racconto.

"Le Hansa 303 sono un tipo di imbarcazione che ti permette di stare a contatto con il mare e il vento, perché sei praticamente al solito livello della superficie dell'acqua. - ha spiegato Chrystian Gibaldi - Sono barche praticamente inaffondabili.

Il giorno della regata c'era un freddo incredibile, eravamo coperti fino alle orecchie, ma nonostante questo è stata una bellissima esperienza! Abbiamo gareggiato con altre persone, tutti senza nessuna disabilità. Siamo arrivati ultimi, ma primi della nostra categoria...eravamo l'unico equipaggio doppio, quindi doppio peso. Ci siamo divertiti tantissimo, tant'è vero che dopo i due bordi che erano previsti, ci avevamo preso gusto, per cui abbiamo deciso di farne anche un terzo.

Un pò di musica di sottofondo ....Marco ha pessimi gusti musicali! - scherza Chrystian - E poi sentire gli schizzi dell'acqua sul viso, il vento e l'odore del mare. In quel momento non ti rendi conto della disabilità e dei limiti. E' come quando guido, ho gli ausili su misura per condurre l'auto e per me è naturalissimo guidare. Effettivamente ti rendi conto che se vengono dati gli strumenti giusti per andare sia per mare che per terra alle persone con ridotta mobilità, non vedi la differenza. E poi stare a contatto con il mare e il vento è davvero una sensazione di libertà veramente impagabile. Anche i ragazzi della Sezione Velica della Marina Militare sono tutti molto disponibili, ci hanno aiutato a salire e a scendere, hanno cercato di capire i nostri problemi. Sia io che Marco siamo stati davvero benissimo, è da ripetere.

Mi piacerebbe rifare questa esperienza, con qualcuno che mi accompagni. Potrei anche uscire da solo, ma avrei bisogno di alcuni accorgimenti, tipo un'impugnatura differente per la barra del timone, perché non avendo molta presa sulle mani dopo un pò non riesco bene. Poi, non avendo stabilità del tronco, se fossi da solo dovrei trovare una soluzione per mantenere il busto bloccato, e anche avere i rinvii per il fiocco e per la randa, ma in questo caso basta metterli nei punti giusti e trovare la posizione corretta con il tempo.

Grazie a questa esperienza ho rispolverato cose che non mi ricordavo più, ad esempio come entrare in porto in base alla direzione del vento per evitare che la barca scarrocci o vada contro gli scogli, anticipare le raffiche di vento quando le vedi dalle increspature del mare, sono quelle attenzioni che se non le vivi tutti i giorni o non hai la continuità, piano piano le dimentichi.

Tuttavia nell'arco di poco tempo, Marco ed io abbiamo preso confidenza l'uno con l'altro, già al secondo bordo andavamo bene. il primo giro di boa è stato molto largo, nell'ultimo abbiamo sfilato la boa....praticamente come all'America's Cup! (ride).

Anche subito dopo la regata, un momento conviviale dove tutti i partecipanti hanno pranzato insieme ed è stata fatta la premiazione, un'occasione per fare gruppo e per conoscerci gli uni con gli altri. Davvero molto bello!"

Il presidente della Lega Navale Sezione della Spezia Francesco Costa ha definito l'iniziativa "un appuntamento significativo in una giornata dedicata alla celebrazione di Santa Barbara, patrona della Marina Militare, che ha offerto l'opportunità di riscoprire valori profondi come le tradizioni legate al mare, un forte spirito di inclusione, principio fondamentale della Lega Navale Italiana, e un caposaldo per ogni marinaio. Ringrazio il Nostromo, promotore dell'evento e i ragazzi della Sezione Velica della Marina Militare per il prezioso contributo e supporto dato per la buona riuscita dell'iniziativa".

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