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"Siamo stufi di essere pazienti", circa 1500 persone radunate sotto il Comune della Spezia In evidenza

di Anna Mori e Luca Vaccaro - Il Segretario della CGIL Luca Comiti: "La sanità è un bene di tutti e sta diventando privilegio per pochi"

Circa 1500 persone presenti alla Manifestazione "Siamo stufi di essere pazienti". L'evento è stato il culmine di una serie di incontri promossi nei territori della provincia e dell'entroterra spezzino negli ultimi mesi. La folla, giunta numerosa per rivendicare la difesa e il rilancio della sanità pubblica, si è radunata alle 18 in Piazza Brin e si è spostata in corteo fin sotto il Comune della Spezia.

L’iniziativa è stata organizzata dal cartello di Associazioni “insieme per la sanità pubblica” formato da CGIL, Arci, Afap, Circolo Pertini, Manifesto per la Sanità, Cittadinanzattiva, Libera, Federconsumatori, Auser, Forum Terzo Settore, Legambiente, Compagno è il mondo, Associazione Mediterraneo, Raot, Uisp, Rete Pace e Disarmo, Associazione Afrodite, Associazione Il Mondo di Holden. Cospicua anche l'adesione delle forze politiche, tra cui Partito Democratico, LeAli a Spezia, Rifondazione Comunista, Partito Comunista Italiano, Alleanza Verdi e Sinistra, Italia Viva, Più Europa, Avantinsieme, Azione.

"Per noi sono fondamentali la difesa e il rilancio della sanità pubblica - ha dichiarato il Segretario Generale della CGIL Luca Comiti. - Oggi siamo protagonisti di una grande vertenza popolare che possiamo definire la madre delle vertenze. Una mobilitazione organizzata e promossa con tante assemblee su tutto il territorio per informare e coinvolgere i cittadini in un percorso di politica dal basso.

Il percorso si è intensificato - ha aggiunto Comiti - abbiamo parlato con le persone per convincerle a mobilitarsi in prima persona a nome della sanità perché è un bene comune e lo è sempre, non solo quando si ha necessità di curarsi. La Sanità è stata una conquista preziosa, frutto di numerose battaglie politiche, perchè consente prevenzione, oltre alla cura.

Quella di oggi è soltanto una tappa del nostro percorso che ci deve vedere ancora impegnati, perchè i problemi che affliggono la nostra sanità non sono risolti. La sanità spezzina è il vero paziente malato".

Una manifestazione che è voluta essere un passaggio importante per la difesa ed il rilancio della sanità pubblica del territorio. "Una Sanità - evidenziano gli organizzatori, - che è all’ultimo posto per numero di addetti e posti letto in relazione alle altre province liguri. Mancano oltre 1000 medici ed infermieri rispetto alla media delle altre province liguri; mancano 164 posti letto negli ospedali Sant'Andrea della Spezia e San Bartolomeo di Sarzana rispetto allo standard nazionale; mancano 1500 posti letto nelle residenze sanitarie rispetto alle media delle altre province liguri.

Ma è tutta la Sanità spezzina che non funziona - aggiungono i promotori - liste di attesa infinite anche per esami urgenti, mobilità passiva verso le altre regioni, disservizi continui, mancanza di organizzazione, strutture fatiscenti, carichi di lavoro stressanti ed eccessivi per gli operatori.

In generale - prosegue il cartello di Associazioni “insieme per la sanità pubblica” - è in atto un processo di privatizzazione della sanità pubblica, guidato dalla Giunta regionale attraverso il suo braccio armato Alisa, che sarebbe da chiudere, che tende a risolvere i problemi della sanità spezzina affidando i servizi ai privati".

Il cartello "Insieme per la sanità pubblica" presenta una piattaforma concreta e realizzabile, costruita dal basso attraverso decine di assemblee territoriali iniziate nel mese di ottobre 2023.

Di seguito le richiese avanzate:

01. Liste di attesa. Vogliamo esami, visite e ricoveri nei tempi prescritti. Rimborso delle spese dall’Asl quando i tempi sono fuori prescrizione.
02. Personale. Vogliamo gli oltre 1000 medici ed infermieri che ci mancano rispetto alla media delle altre province liguri.
03. Posti letto. Vogliamo i 164 posti letto che ci mancano rispetto allo standard nazionale
04. Residenze sanitarie. Vogliamo i 1500 posti letto che ci mancano rispetto alla media delle altre province in Liguria.
05. Nuovo ospedale Felettino. Vogliamo non pagare il canone al privato per 10 milioni di euro l’anno per 25 anni. Che la Regione paghi il canone se sceglie di affidarsi al privato.
06. Ospedale di Sarzana. Vogliamo che non sia svenduto ai privati per pagare il canone del Felettino. Che riprenda tutte le funzioni che aveva in passato.
07. Assistenza territoriale. Vogliamo che le case di comunità non siano scatole vuote senza personale. Medici e pediatri di famiglia in numero adeguato. Consultori per assistenza a disabili, psichiatrici, minori. Un punto di riferimento unico socio/sanitario che prenda in carico i bisogni dei cittadini.

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