In segno di protesta e solidarietà le 40 famiglie dell’asilo di Sarzanello si mobilitano per il sostengo ad Andrea, il bambino di 5 anni che a causa di disabilità motorie non può accedere all’area giardino né al piano superiore - di cui abbiamo già parlato altre volte – di comune accordo, nemmeno gli altri bambini faranno la recita di fine anno.
Come più volte riportato sia dalla famiglia di Andrea che dai referenti della Scuola dell’infanzia di Sarzanello, tramite PEC e di persona presso gli uffici comunali competenti, “ad oggi Andrea non può ancora accedere al giardino esterno né tantomeno evacuare la scuola in caso di necessità o emergenza” ha spiegato Claudia Macchini, la mamma. L’intera classe di Andrea sino ad oggi non ha mai potuto usufruire dell’area giardino dell’asilo – nella logica o tutti o nessuno, ma anche nella solidarietà, uguaglianza, ma soprattutto inclusività, valori fondamentali dell’educazione scolastica e umana – la classe è stata penalizzata fin da subito vista l’impossibilità di accedere all’esterno per chi ha disabilità motorie. Adesso, ad essere penalizzata sarà tutta la scuola, i cui bambini non faranno la recita di fine anno a meno che non venga trovata una soluzione immediata.
La classe, infatti, da oggi 11 giugno sino al 28, avrebbe dovuto accedere al giardino sia per attività didattiche che di carattere ludico, nonché per effettuare le prove della recita che avrebbe dovuto tenersi il 21 di giugno proprio nel giardino della scuola.
Questa mobilitazione di gruppo avviene a seguito delle ripetute segnalazioni che hanno visto nel tempo un dialogo con il Comune di Sarzana, che non ha però ancora fornito una soluzione adeguata al problema. Le insegnanti della scuola avevano già segnalato l’urgenza dei “camminamenti” all’inizio dell’anno. Ad aprile la soluzione proposta dal comune è stata quella di una passerella mobile che avrebbe dovuto essere installata dal marciapiede fino al giardino, evitando di passare sopra al ghiaino. Soluzione che però non è stata concretizzata ed in seguito sostituita da alcune mattonelle di cemento, che non percorrono però tutta la metratura riservata al ghiaino. A restare scoperti sono circa 5 metri, che non possono essere percorsi da Andrea in totale sicurezza.
“Ad oggi i camminamenti e/o piattaforme per permettere ad Andrea di accedere al giardino non sono stati completati e Andrea non è mai stato portato fuori e non andrà nemmeno domani” scrive la famiglia di Andrea nell’e-mail inviata ieri al Comune - oggi è stato comunicato alle Famiglie che come correttamente indicato dalle insegnanti del plesso, i bambini non potranno accedere al giardino in quanto il loro compagno non è stato messo nella condizione di uscire in giardino a giocare e praticare le attività come tutti”.
A seguito della comunicazione, le famiglie degli altri bambini hanno deciso di fare squadra e prendere una posizione – vista anche la questione dell’ascensore non ancora risolta – di comune accordo e guidate dalla decisione e fermezza di Claudia, hanno deciso di organizzare una manifestazione di protesta che si terrà il 21 giugno. Se Andrea non potrà fare la recita, allora nemmeno gli altri la faranno.
Se è vero che l'inclusione e l'accessibilità sono il pilastro della società civile, a trionfare oggi è solo la difficoltà che prova ad essere colmata con la solidarietà tra le famiglie, “se Andrea non avrà la possibilità di accedere al giardino la recita non verrà fatta da nessuno – conclude la comunicazione al comune - ma con tutta probabilità, visto lo sdegno delle famiglie dei bambini il giorno 21 giugno la recita verrà senz'altro trasferita presso l'Ufficio della Sindaca, sperando nella presenza di pubblico dei suoi dipendenti”.