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Sarà un'edizione ancora più imponente: nella Baia delle Grazie torna MarePulito In evidenza

La più grande e complessa operazione ambientale costiera della Liguria per rifiuti raccolti, numero di operatori e mezzi impegnati.

Tutto pronto nel borgo delle Grazie, nel territorio di Porto Venere, per l'attesa 31° edizione di Operazione Marepulito, anno 2024,  cioè la grande manifestazione organizzata dalla ProLoco graziotta, con il patrocinio ed il supporto del Comune di Porto Venere, con la collaborazione del ComSubIn della Marina militare e con il supporto operativo di decine di enti, associazioni e volontari, per ripulire la costa, i fondali e il litorale della più bella baia naturale della Liguria.
 
Il conto alla rivescia è partito e l'appuntamento è per sabato 1 giugno, sfidando anche il tempo incerto.
 
 Dalle 9 del mattino, il borgo delle Grazie ("città dei palombari"  e "porto delle vele d'epoca"), un paese di marinai, subacquei e maestri d'ascia, legato a filo doppio alla cultura marinaresca più classica, sarà animato da circa un centinaio di professionisti delle immersioni, tecnici e appassionati, oltre a ragazzi, studenti e semplici  gruppi di persone di ogni età che ogni estate si impegnano per garantire un importante intervento lungo la costa ed il fondale marino.
 
Come ogni anno, ormai giunti alla 31° edizione, la battaglia portata avanti dagli organizzatori di Operazione Marepulito è contro gli inquinanti pesanti che stanno distruggendo il mare e la costa. La baia delle Grazie, porto rifugio, è frequentata ogni anno da migliaia di presenze, in estate la sera spesso vi sostano anche 90 imbarcazioni alla fonda, e questo carica il fondale di molte problematiche legate all'inquinamento. Inoltre la baia è, a causa della presenza di correnti marine, anche subacquee, soggetta a raccogliere materiali trasportati dal mare. Proprio per questo, ogni anno, da oltre un trentennio, viene organizzata un'imponente attività ambientale con un centinaio di subacquei in acqua, unità navali "pesanti", gruppi a terra e decine di mezzi. Negli ultimi anni, mediamente, sono stati pescati circa 50 metri cubi (due container) di materiali.
 
L'intervento di sabato 1 giugno chiude, con la raccolta vera e propria dal mare, un lavoro costante che prosegue tutto l'anno e che vede impegnati, realmente senza sosta, tutti i soggetti che, a qualunque titolo, collaborano a questa iniziativa. Infatti, durante i mesi precedenti l'operazione di sabato vengono individuati i bersagli sul fondo, vengono raccolti o "preparati" materiali che richiedono particolari accortezze per lo smaltimento ed individuate le concentrazioni di inquinanti in mare, sia nella Baia delle Grazie che nelle altre aree della costa e del Golfo spezzino, tutto questo consente di arrivare ad un unico giorno di raccolta ed avviare i materiali ad una procedura di smaltimento efficacie, il tutto senza rischiare che il materiale non sia gestito in modo adeguato o venga disperso.
 
In particolare l'attenzione del progetto è sempre stata mirata all'eliminazione dal mare di plastiche e derivati, sin da quando la situazione non era vissuta ancora come un'emergenza. Negli ultimi dodici anni sono state eliminate dal fondo circa trenta imbarcazioni di plastica che degradandosi producevano, oltre ad altre forme di inquinamento presenti nei relitti (oli, carburanti, vernici....) polimeri sintetici considerati una fonte di microplastiche.
 
Secondo una stima per difetto in 30 edizioni di Operazione Marepulito sono stati raccolti circa 60 container di materiale inquinante, ovvero quasi 3-000 metri cubi di inquinanti pesanti. Il lavoro svolto in questi anni da volontari, direttamente impegnati lungo le aree costiere del borgo delle Grazie, ha garantito che due spiagge fossero restituite all'uso della comunità dopo aver ottenuto i certificati di balneazione dopo anni di livelli di inquinamento non conformi ai minimi di legge. Il resto degli interventi ha eliminato tonnellate di plastiche, resine, prodotti chimici o materiali dannosi di altra natura.
 
Oggi che il problema delle microplastiche è ben noto a tutti serve comunque un'azione costante per recuperare i danni provocati negli ultimi decenni. La consapevolezza che si trattasse di un problema la "gente di mare", da chi opera professionalmente ai pescatori amatoriali, lo aveva ben chiaro prima del 2008, vivendo il territorio, ed è per questo che da anni Operazione Marepulito si dedica con attenzione al recupero di plastiche, derivati e similari dal fondale della più grande baia della Liguria ed uno dei porti rifugio più noti.
 
Questo progetto ha radici profonde nella comunità costiera locale e prosegue le molte attività svolte dai volontari di Marevivo che proprio alle Grazie, negli anni '80 e '90, avevano una delle principali sedi di associazioni locale.
 
Fondamentale il ruolo, in questo programma, della Marina militare con i Palombari del Raggruppamento subacquei ed incursori "Teseo Tesei". Gli specialisti della base del Varignano, quest'anno nel 90 anno dall'istituzione della categoria, sono il punto di riferimento italiano per la dottrina e le attrezzature in campo di immersioni a livello nazionale e solo una delle realtà specialiste più importanti a livello mondiale. Da oltre trent'anni la Marina militare collabora al programma Operazione Marepulito garantendo gruppi di intervento in mare ed in terra, operando nelle più complesse attività di recupero subacqueo e garantendo, in questo modo, l'eliminazione di materiali inquinanti che non potrebbero essere altresì rimossi dal fondo del mare.
 
Nelle edizioni passate, oltre un centinaio di volontari, tra persone a terra ed operatori subacquei, hanno dato vita, alle Grazie, ad una delle più imponenti operazioni di pulizia e bonifica ambientale che si siano mai svolte nella costa ligure in questi ultimi anni. Giovani e meno giovani, con il grande esempio dei bambini delle scuole, hanno recuperato dal fondo del mare e dalle spiagge del borgo graziotto metri e metri cubi di pericolosi e inquinanti rifiuti. Dal mare era veramente uscito di tutto: pneumatici, batterie di automobili, estintori, motori, materiali plastici di ogni tipo e fattura, rottami ferrosi, per relitti di imbarcazioni. Ma il lavoro non era concluso, sul fondo della baia naturale più grande del golfo spezzino e nelle aree costiere circostanti, sono ancora presenti tanti scafi affondati che pian piano stanno degradando sino a tornare, sotto forma di pezzi di vetroresina, a galla e sulle spiagge, o di microplastiche che entrano nel ciclo della catena alimentare. E poi già dalle ultime ispezioni, svolte sui fondali in questi mesi, sono già stati individuati rottami, cordame, plastiche ed inquinanti di ogni tipo. Tecnici ed esperti hanno rilevato materiali inquinanti e relitti sul fondo, subacquei hanno iniziato le operazioni di messa in sicurezza dei siti e vi sono state tutte le azioni preparatorie per il recupero dei "pezzi" più grandi.
 
Proprio per questo quest'anno la ProLoco delle Grazie, in coordinamento con il Comune di Porto Venere, ha scelto di garantire un intervento ancor più massiccio.  Decine di sommozzatori in mare, gruppi di volontari a terra, sette imbarcazioni maggiori e tre mezzi navali "pesanti", con equipaggiamenti speciali, con una corona di sicurezza che conta una decina di tecnici specializzati tra terra e mare, in questi giorni si stanno coordinando in una vera e propria task force per l'intervento di sabato. Oltre a loro vi sarà anche un progetto di biologia marina, coordinato con le scuole, che garantirà la salvaguardia della biodiversità ed il salvataggio delle eventuali forme di vita che potrebbero essere convolte nelle opere di raccolta dei prodotti e dei materiali inquinanti. 
Quello di sabato sarà un lavoro che vedrà all'opera molti tecnici del mondo della marineria, senza dimenticare lo staff della stessa Pro Loco graziotta che, oltre ad organizzare, garantirà il supporto tecnico e logistico all'operazione.
 
Quest'anno, oltre al grande e fondamentale contributo operativo dato dai reparti subacquei della Marina, la collaborazione che arriva dalle aziende del settore e dai gruppi di volontari, il progetto vede il patrocinio della Regione Liguria, del Comune di Porto Venere (che garantisce un supporto logistico e lo smaltimento di gran parte del materiale), della Provincia della Spezia e dell'Autorità di Sistema Portuale del Mar Ligure Orientale.
Tra gli enti e le associazioni presenti vi sono:
Guardia Costiera, NATO STO CMRE, Scuola G. Garibaldi Le Grazie, PortoVenere Sviluppo, Porto di Porto Venere, Polizia di Stato Centro Nautico e Sommozzatori, Drafinsub, Cressi, Pubblica Assistenza Croce Bianca Le Grazie, Forza e Coraggio Le Grazie, Borgata marinara Le Grazie, Gruppo operai comunali, Protezione Civile Porto Venere, Sepor, Velagiovane, La Nave di Carta, Gama Sub, Marine Engineering, Gruppo Sub Ospedale, Spezia Sub, Diving Calafuria, Iandra Sub, Associazione Golfo dei Poeti, Mitilicoltori Spezzini, Sa Bastia APS,  Laboratorio Biodiversità e Servizi Ecosistemici-Enea, Percorsi nel blu ISA2-Blu School e i tanti volontari...
 
 
L'operazione, messa in piedi dalla Pro Loco delle Grazie, sarà però solo il trampolino di lancio per le tante attività che già sono nei programmi per tutto il 2024.
 
Attività che vedono un prologo anche questo sabato, infatti il Cantiere delle Memoria ha curato una esposizione storica che racconta lo sviluppo dell'Operazione Marepulito e il precedente programma portato avanti da Marevivo, con uno spazio a ricordo dell'attivista ambientale Carla Ferro recentemente scomparsa, il tutto nell'abito del museo allestito per raccontare il mondo della marittimità locale. 
 
 
 
PROGRAMMA 31° OPERAZIONE MAREPULITO  1 giugno 2024

- 08.45 arrivo partecipanti in zona di operazione
- 09.00 briefing iniziale presso area giardini pubblici/pontile galleggiante
- 09.30 dispiegamento nelle aree assegnate
- 10.00 inizio attività operativa
- 12.00 termine attività operativa
- 12.01 riassetto dotazioni
- 12.15 de-briefing presso area giardini pubblici/pontile galleggiante
 
Posizione luogo di raduno: https://maps.app.goo.gl/pCDGeQS61NsELc5U8

 

 
 

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