Nella giornata di ieri il "Nucleo Motociclisti" della Polizia Locale della Spezia, durante gli ordinari controlli per il rispetto delle norme del Codice della Strada, imponeva l'alt ad un motociclo che ometteva di concedere la precedenza ad un pedone, che stava usufruendo dell'attraversamento pedonale in una delle vie principali del centro cittadino. Alla richiesta di esibire i documenti di circolazione la conducente, una donna italiana che trasportava un passeggero, risultava alla guida di un veicolo di proprietà altrui, senza avere nessun documento al seguito.
Gli agenti quindi, dopo aver esperito tutti i controlli possibili sul posto, sia sul veicolo, che sui presenti mediante le generalità dagli stessi fornite, si limitavano a contestare le relative infrazioni al Codice della Strada alla conducente. Presso gli uffici del Comando, gli agenti però, non del tutto convinti dei dati forniti dalla conducente e insospettiti del suo comportamento, eseguivano ulteriori accertamenti sull'identità della donna; poco dopo, grazie ad un lavoro certosino eseguito dall'operatore di Centrale Operativa, riscontravano che i loro sospetti erano fondati, in quanto dalle foto presenti sul terminale anagrafico, la conducente aveva fornito le generalità di una sua famigliare, che risultava titolare di una patente valida. Unendo poi altre informazioni che erano state raccolte dagli agenti in fase di contestazione sul luogo dell'accertamento, si accertava altresì che ai dati reali corrispondenti alla conducente fermata, risultava una patente revocata dal 2020 disposta dalla Motorizzazione Civile per azzeramento punti.
Eseguiti tutti gli accertamenti necessari, gli agenti si recavano presso la residenza della donna e la invitavano a recarsi presso gli uffici del Comando, dove le venivano dapprima notificati i verbali relativi alle infrazioni al Codice della Strada, questa volta con il giusto nome: art.191 Codice della Strada per aver omesso di concedere la precedenza ai pedoni ed art.180 Codice della Strada perché non aveva la carta di circolazione al seguito; contestato anche l'articolo 116 Codice della Strada per circolazione con patente di guida revocata, che prevede una sanzione amministrativa di 5.100 euro, oltre al fermo del motociclo per tre mesi. Infine, è stata denunciata alla Procura della Repubblica della Spezia, in quanto avendo attribuito a sé un falso nome per procurarsi un vantaggio, inducendo in errore gli agenti, la donna è stata indagata per l'ipotesi di reato previsto dall'art.494 codice penale, "sostituzione di persona", punito con la reclusione fino ad un anno.